Per incentivare il mercato delle locazioni è stata ufficialmente costituita questa mattina a palazzo Malvezzi l’Agenzia metropolitana per l’affitto.
L’Agenzia agevolerà l’incontro tra domanda e offerta e utilizzerà gli strumenti normativi esistenti per favorire l’accesso alla locazione a canone concordato delle famiglie che hanno redditi intermedi, che risultano troppo alti per accedere all’offerta di Edilizia residenziale pubblica di
proprietà dei Comuni ma anche insufficienti per sostenere gli attuali canoni di mercato.
La forma societaria scelta per mantenere l’autonomia finanziaria ed operativa rispetto ai soggetti aderenti è quella dell’Associazione; soci
fondatori sono Provincia e Comune di Bologna, i Comuni dell’area metropolitana, l’ACER, le ex IPAB oltre alle associazioni dei proprietari immobiliari, ai sindacati degli inquilini ed alle associazioni imprenditoriali.
A differenza di altre iniziative sperimentate senza successo nella realtà bolognese ed in altri ambiti territoriali regionali e nazionali, l’Agenzia
salvaguarderà i proprietari degli alloggi che le verranno affidati attraverso un Fondo di garanzia che copre i rischi di mancato pagamento del canone, della tutela legale in caso di controversie e degli eventuali danni.
Il Fondo è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ed alimentato con una
quota del canone di locazione. Oltre alle garanzie elencate, i proprietari degli immobili potranno avvalersi dei vantaggi fiscali che la normativa
vigente assegna per i contratti concordati (esenzione ICI, riduzione del 30% dell’imponibile IRPEF e riduzione delle spese di registro). Gli
inquilini verranno selezionati attraverso bandi ad evidenza pubblica in base al reddito mantenendo in ogni caso un rapporto massimo di incidenza del canone di locazione sul reddito non superiore al 30 %.
“Ritengo che esistano le condizioni – ha dichiarato il vicepresidente della Provincia con delega alle Politiche abitative Giacomo Venturi – per fare
assumere all’Agenzia metropolitana per l’affitto un ruolo importante nello scenario delle politiche abitative pubbliche della nostra realtà
territoriale che si pone l’obiettivo di avere la funzione, attraverso i processi virtuosi che ha le potenzialità di attivare, di calmierare i costi
dei canoni di locazione. La collaborazione tra pubblico, privato e privato sociale ha prodotto, in questo caso, un modello di intervento i cui
risultati sono particolarmente soddisfacenti; e se il monitoraggio dei risultati di esercizio ci darà ragione continueremo a lavorare insieme a
tutti i soggetti promotori ed a quelli che vorranno aderire all’iniziativa attivando specifiche modalità gestionali dirette a particolari categorie di utenti, come ad esempio i lavoratori provenienti da fuori regione e gli studenti fuori sede”.
