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Beni culturali da salvaguardare: corso Legambiente

Domani, Sabato 27 gennaio, inizia presso la
sede di Legambiente Emilia Romagna nel cassero di
Porta Galliera, Piazza XX Settembre, il corso di
Protezione Civile per la salvaguardia dei beni
culturali mobili dai rischi naturali (terremoti,
alluvioni, frane, …).

“Esperienze come il terremoto del 1997 in Umbria e Marche – dichiara Massimo Becchi segretario di Legambiente Emilia-Romagna – hanno evidenziato il problema della vulnerabilità e della mancanza di
monitoraggio sui beni culturali. Da allora molta
strada è stata fatta per colmare queste carenze.
L’esperienza concretizzata in occasione del sisma
che ha colpito il Molise nel 2002 ha dimostrato
come il sistema di protezione civile italiano
abbia raggiunto un livello organizzativo e di
coordinamento tale da poter rispondere
contemporaneamente a tutte le problematiche che
un’emergenza di massa comporta, dal salvataggio
delle vite umane, all’accoglienza della
popolazione, all’intervento sui beni culturali.
In particolare quest’ultimo aspetto specialistico
dell’emergenza è diventato uno dei maggiori fiori
all’occhiello della nostra protezione civile in
Europa e nel mondo. Il volontariato ha dimostrato
di essere uno dei maggiori protagonisti di questo
nuovo settore di Protezione Civile.
Legambiente ha investito da anni le sue energie per
specializzarsi proprio nell’intervento di
salvaguardia dei beni culturali dai rischi naturali, organizzando decine di corsi di formazione sul territorio in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile, con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con Regioni, Province, Comuni e Soprintendenze, dotandosi di un apposito Gruppo Tecnico Nazionale, attivando oltre venti gruppi di
volontari specializzati e preparati ad affrontare
ogni tipo di emergenza rivolta ai beni culturali”.

“L’impostazione con cui opera Legambiente –
continua Massimo Becchi – nel delicatissimo
settore dei beni culturali in protezione civile è
incentrato nel mettere a disposizione delle
autorità competenti qualificate energie che
possano operare sotto la loro direzione in
frangenti in cui si rende necessario un intervento tempestivo e allo stesso tempo estremamente qualificato e cauto. E’ proprio grazie a questa filosofia di supporto e di intervento con volontari qualificati ed appositamente formati, che Legambiente ha saputo conquistare una forte credibilità da parte delle soprintendenze, diventando così uno dei principali riferimenti del Ministero per i Beni Culturali e del Dipartimento della Protezione Civile. Il rapporto sinergico creato tra Legambiente e la soprintendenza ha permesso, ad esempio, in Molise di concretizzare un intervento
senza precedenti: la schedatura, l’imballaggio e
il trasporto in luogo sicuro di oltre 550 opere
d’arte da 28 chiese e palazzi danneggiati in sole due settimane”.

Il corso organizzato da Legambiente Emilia
Romagna si svolgerà nell’arco di due fine
settimana (27-28 gennaio e 3-4 febbraio) ed è
rivolto a tutti i cittadini interessati alle attività di protezione civile e ambientale. Si parlerà dell’evoluzione del sistema di protezione
civile in Italia, dei piani d’emergenza,
dell’organizzazione del volontariato nella messa
in sicurezza dei beni mobili e immobili dalle
procedure operative alla logistica in emergenza;
si analizzeranno in particolare i casi dei dipinti, delle decorazioni pittoriche su muro, del materiale cartaceo, arredi lignei, sculture, arredi sacri nonché dei beni archivistici, della catalogazione e delle tecniche di imballaggio. E’ prevista anche una esercitazione pratica di messa in sicurezza delle opere.

Per adesioni e informazioni contattare Legambiente Emilia Romagna 051.241324.

















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