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Guastalla, una nuova ‘succursale’ per il Carrara

Da oggi l’istituto Carrara di Guastalla ha una ‘succursale’: 700 metri quadrati con 8 aule e un laboratorio di informatica in più, grazie alla riqualificazione e messa in sicurezza, effettuata dalla Provincia di Reggio Emilia, di un vecchio magazzino alle spalle dell’edificio principale. Il nuovo Plesso D è stato inaugurato questa mattina, in occasione della rendicontazione sociale del Carrara, dal dirigente scolastico Gianluca Verrucci, dalla vicepresidente con delega all’Istruzione della Provincia di Reggio Emilia Ilenia Malavasi, dalla sindaca di Guastalla Camilla Verona e dal sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, Giammaria Manghi.

Il nuovo edificio consentirà anche al Russell di guadagnare spazi, recuperando le aule che erano state ‘prestate’ al Carrara, dando risposta alle esigenze di un polo scolastico notevolmente cresciuto negli ultimi anni, tanto che gli iscritti ai due istituti sono oggi più di 1.600, oltre 300 in più rispetto al 2011. Uno sviluppo passato anche attraverso lo scorporo dal Russell degli indirizzi professionali, dai quali nell’anno scolastico 2011-12 è nato – grazie anche all’aggregazione con le succursali di Guastalla e Novellara degli istituti Lombardini e Don Jodi di Reggio – l’istituto dedicato al medico e accademico guastallese Mario Carrara (1866-1937), uno dei padri della medicina legale italiana, passato alla storia come uno dei pochissimi docenti universitari italiani che rifiutarono il giuramento di fedeltà al fascismo. Oggi il Carrara offre  tre indirizzi di istruzione professionale nella sede di Guastalla (servizi per la sanità e l’assistenza sociale, servizi commerciali, manutenzione e assistenza tecnica) e uno (servizi commerciali) nella sede di Novellara. Dall’anno della sua istituzione, la sede di Guastalla è passata da 23 classi con 536 studenti a 30 classi con 639 ragazzi.

Nonostante già nel 2010 il Russell fosse stato ampliato dalla Provincia con un investimento da 2,8 milioni per una nuova sede (19 aule e un laboratorio multimediale), gli spazi non erano dunque più sufficienti.

«Da qui, d’intesa con le dirigenze scolastiche dei due istituti, la decisione di recuperare a fini didattici, rimettendolo in sicurezza, questo prefabbricato un tempo utilizzato come scuola, ma che da diversi anni era stato trasformato in magazzino», ha detto la vicepresidente Ilenia Malavasi. L’intervento è stato eseguito – con una spesa di 600.000 euro (455mila dei quali di mutui Bei) – dalla Provincia di Reggio Emilia, ed in particolare dall’ingegner Azzio Gatti e dall’architetto Emanuela Schiaffonati, che progettato e diretto i lavori, eseguiti dalla Rekeep srl di Bologna.

«Si tratta di un ulteriore, importante investimento che conferma l’attenzione della Provincia verso tutti i poli scolastici del territorio», ha aggiunto la vicepresidente Ilenia Malavasi, ricordando i recenti lavori eseguiti al Gobetti di Scandiano, quelli in corso a Reggio (nuovo polo scolastico di via Fratelli Rosselli e adeguamento antisismico dello Scaruffi) e quelli in fase di progettazione che interesseranno a breve il Cattaneo di Castelnovo Monti e il D’Arzo di Montecchio.

 

















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