Il peso della burocrazia statale sulle Pmi (piccole e medie imprese) cresce: una recente analisi della Cgia di Mestre pone per questo indicatore la pubblica amministrazione italiana al 23esimo posto su 28 paesi Ue con un costo di 57 miliardi pari a 3 punti di Pil.
Snellire il rapporto fra P.A. e imprese, soprattutto per quelle in fase di avvio (start-up), può essere un fattore determinante per la loro sopravvivenza e successo. Se ne parlerà martedì 28 gennaio a Palazzo Malvezzi durante il convegno internazionale organizzato dalla Città metropolitana nell’ambito del progetto europeo Start-Easy finanziato dal programma Interreg Europe (ore 11-13 sala Zodiaco, via Zamboni 13 Bologna).
Il progetto ha l’obiettivo di migliorare le politiche e gli strumenti di semplificazione per l’avvio di impresa in sette nazioni europee: oltre all’Italia, il Belgio, la Francia, la Lettonia, la Lituania, la Polonia e la Spagna.
L’evento, aperto al pubblico e in lingua inglese, vedrà la partecipazione di esponenti di Istituzioni e P.A. emiliano-romagnole. Si inizierà con una sessione dedicata alle politiche di semplificazione dal livello nazionale a quello territoriale con Stefano Agusto dell’Università di Ferrara, un rappresentante della Regione Emilia-Romagna e Sara Maldina della Città metropolitana di Bologna. Si terminerà con una panoramica sugli strumenti messi in campo sul territorio per aiutare le imprese con Marzia Florindi per la Città metropolitana di Bologna e Barbara Benassai della Camera di Commercio di Bologna.
Fra il pubblico saranno presenti anche i rappresentanti dei 7 Partner stranieri coinvolti nel progetto: il Governo della Catalogna (ES), il Lithuanian Innovation Center (LT), il Lublin Science and Technology Park (PL), il Consiglio economico delle Fiandre orientali (BL), l’Agenzia di Sviluppo della Mazovia (PL), il Direttorato generale per l’impresa francese (FR) ed il Ministero dell’Economia della Repubblica Lettone (LTV).