Con oggi, siamo alla quinta giornata di sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici della residenza per anziani Villa Margherita di Modena. Anche oggi l’adesione allo sciopero è stata pari al 100% fra i lavoratori e le lavoratrici, salvo i lavoratori obbligati a garantire i minimi essenziali come da legge.
“Il presidio – spiega Fp/Cgil Modena – si è svolto davanti ai cancelli e sono state ribadite le ragioni della protesta, ovvero il rifiuto del nuovo contratto Anaste imposto dall’azienda.
Contratto che prevede che le lavoratrici ed i lavoratori che si prendono cura dei nostri anziani siano costretti a lavorare pure da ammalati e nello specifico l’istituto di malattia viene quasi cancellato.
Sarà pagato dall’azienda solo nei primi 4 eventi e solo in alcuni casi. Il periodo di comporto viene drasticamente ridotto: oltre a non pagare, sarà molto più facile licenziare in caso di malattia.
Come se non bastasse, i permessi vengono dimezzati da 51 a 26 ore annue, ciò si traduce in insufficienza di riposo per il recupero psicofisico delle lavoratrici e dei lavoratori della residenza per anziani Villa Margherita, di conseguenza maggiormente soggetti a stress lavoro correlato, con risultato sulla qualità di servizio in regime di accreditamento e che riceve soldi pubblici. Il nuovo contratto Anaste non è stato firmato dalle organizzazioni maggiormente rappresentative, ma imposto dall’azienda”.
“A seguito degli scioperi e delle mancate prestazioni – continua Fp/Cgil Modena – l’azienda ha deciso unilateralmente una revisione del piano di lavoro assistenziale che grava ancor più sulle lavoratrici costrette a intensificare la loro attività assistenziale durante l’orario di lavoro. Questo ha portato a diversi casi di malattia dovuto all’eccessivo carico di lavoro. Nel frattempo non viene sostituito il personale in malattia e i lavoratori in organico si trovano a loro volta con una maggiorazione del carico di lavoro, e a loro volta a rischio malattia.
La prossima settimana la Fp Cgil – conclude la nota – terrà un’assemblea con i lavoratori e le lavoratrici per condividere l’azione da mettere in campo nelle prossime settimane”.