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Da Reggio Emilia il primo progetto di cerificazione della beneficenza

Confermando la propria vocazione alla solidarietà, Reggio Emilia si è fatta promotrice di un importante iniziativa – la prima in Italia – per la messa a punto di un procedimento di certificazione e controllo delle donazioni per beneficenza che ne garantirà la trasparenza, la correttezza e il buon esito.

Comune e Provincia di Reggio Emilia, insieme a Provincia di Parma, Piacenza, Provincia autonoma di Trento, ‘Bureau Veritas Italia certificazioni’, grande distribuzione e numerose realtà del terzo settore (circuito Remida food Reggio Emilia, circuito Social market Parma, cooperativa sociale onlus Eumeo, Azione solidale onlus, Tulip project, associazione Cfd Bologna), hanno studiato, redatto e siglato un vero e proprio Disciplinare della donazione in grado di tutelare sia donatori che riceventi e di certificare la correttezza delle operazioni che avvengono durante tutta la filiera della donazione: dalla raccolta, allo stoccaggio, alla distribuzione all’utente finale.

Nell’ambito delle politiche degli enti locali di attenzione alla persona e alla coesione sociale, attuate tramite il ‘principio di sussidiarietà’, questo progetto consente alle associazioni del territorio di entrare in rete tra loro e con il mondo della grande distribuzione – ha affermato l’assessore comunale ai Diritti di Cittadinanza e Pari Opportunità Gina Pedroni, presentando oggi l’iniziativa nella sede municipale insieme all’assessore provinciale alla Solidarietà Marcello Stecco, a Walter Franceschini di Fiere di Reggio Emilia, a Francesca Saccani dell’associazione Azione solidale di Remida Food, a Massimiliano Amato di Eumeo e ai rappresentanti di Coop Consumatori Nordest, Conad Centro Nord e Despar- gruppo Ceda.

L’applicazione di una procedura certificata da un ente indipendente (Bureau Veritas Italia) che verifica tutte le fasi della donazione (raccolta, trasporto, immagazzinamento e distribuzione agli utenti finali), consente a tutti i soggetti coinvolti di ottenere certezze rispetto alla correttezza della donazione: gli enti pubblici, patrocinatori di iniziative di beneficenza, hanno garanzia del rispetto delle finalità dichiarate all’origine; sponsor e partner aziendali hanno garanzia che gli sforzi sostenuti raggiungano il fine desiderato; le associazioni benefiche destinatarie hanno garanzia del corretto procedimento utilizzato in tutte le fasi; i destinatari finali hanno garanzia di ricevere in modo corretto e fruibile quanto a loro destinato.

Oltre ad assicurare trasparenza e buon esito della donazione, questo nuovo strumento di controllo permette di valorizzare le realtà del terzo settore impegnate in progetti di cooperazione e di sostegno sociale e di distinguerle da realtà fraudolente, evitando che episodi negativi possano danneggiare coloro che operano con onestà. L’intento di questa importante iniziativa di certificazione è inoltre quello di favorire l’aumento delle donazioni, sia da parte di singoli donatori che di aziende. Garantire la correttezza della beneficenza può infatti invitare a elargire maggiori donazioni.

Il Disciplinare della donazione ha già trovato una prima applicazione in occasione delle donazioni raccolte nell’ambito di ‘Reggio Casa e Tavola’, iniziativa fieristica dell’ottobre 2006. Al termine della manifestazione gli espositori aderenti al progetto Cibosolidale hanno donato ad una “carica” di volontari le derrate alimentari rimaste. Inoltre, ‘Fiere di Reggio Emilia’ ha aderito al progetto devolvendo l’1 per cento circa dell’incasso derivante dalla vendita dei biglietti. Identica somma è stata offerta dalle grandi catene alimentari partecipanti alla manifestazione reggiana – Coop, Conad, Despar e Sigma – contribuendo a raggiungere una cifra complessiva di 7.500 euro con i quali sono stati acquistati 6805 colli (15 pallet) di pasta, riso, zucchero, biscotti, merendine, tonno, scatolame, caffé, olio che si sono aggiunti alle derrate raccolte in Fiera.
Tramite la onlus Azione solidale del circuito Remida food, il carico di alimenti ha poi raggiunto i destinatari del circuito Remida Food (due mense cittadine, tre centri di ascolto delle povertà, CEIS, Associazione Papa Giovanni XXIII, Centro aiuto alla vita, Croce Rossa Italiana) e Bureau Veritas Italia ha certificato l’intera filiera della donazione, dalla Fiera alla tavola.

















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