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Fondazione Sant’Orsola e Federalberghi Bologna insieme per dare alloggio a medici e infermieri degli ospedali

Insieme per dare alloggio a medici e infermieri in prima linea nella lotta al Coronavirus negli ospedali di Bologna. L’accordo è stato sottoscritto tra Fondazione Policlinico Sant’Orsola e Federalberghi Bologna – con la collaborazione del Comune di Bologna e di Confcommercio Ascom Bologna – e riguarderà tutto il personale al lavoro nei tre ospedali cittadini coinvolti: Policlinico di Sant’Orsola, Ospedale Bellaria e Ospedale Maggiore.

L’intesa si propone, da una parte, di assicurare un alloggio agli infermieri che le due Aziende sanitarie stanno assumendo in questi giorni per far fronte all’emergenza, quando non residenti a Bologna e con necessità di trovare un alloggio anche temporaneo per potersi trasferire e iniziare a lavorare nei nostri ospedali.

L’intesa darà, dall’altra parte, l’opportunità di dormire vicino agli ospedali a tutti quei medici e quegli infermieri già in servizio nella sanità bolognese che vogliono continuare a lavorare nel proprio reparto ma temono tornando a casa di contagiare i propri famigliari. In questo caso le Aziende stanno mettendo a punto i criteri per una graduatoria che consenta di gestire la richiesta, non quantificabile in modo preventivo.

Per realizzare l’operazione Federalberghi ha messo a disposizione strutture alberghiere capaci di soddisfare la richiesta ad una tariffa convenzionata, fortemente ridotta rispetto a quelle ordinarie, come già fatto in occasione del sisma che aveva colpito l’Emilia. Il Comune di Bologna ha, da parte propria, compiuto i passaggi formali necessari per poter non riscuotere l’imposta di soggiorno per chi pernotterà in base a questa convenzione in albergo.

“Dopo l’esperienza del sisma non avevo alcun dubbio della risposta positiva dei soci, tuttavia ricevere telefonate di colleghi che hanno chiuso gli alberghi e che si sono detti disponibili a riaprire anche per una sola camera, mi ha commosso e mi ha reso veramente orgoglioso di rappresentarli – afferma il presidente di Federalberghi Bologna Celso De Scrilli – É un momento difficile, mai vissuto prima. Il turismo e quindi i nostri alberghi sono stati i primi, già da febbraio, ad essere stati economicamente travolti e che necessitano di sostegno da parte delle istituzioni, ma oggi è il momento di mettersi a disposizione della collettività, facendo anche noi la nostra parte”.

I costi dell’acquisto delle camere saranno interamente sostenuti dai fondi raccolti in questi giorni con la campagna “più forti insieme” lanciata dalla Fondazione Policlinico Sant’Orsola Onlus che in questa emergenza lavora a sostegno del personale di tutti gli ospedali di Bologna coinvolti nella lotta al Coronavirus. L’alloggio resterà a disposizione dei beneficiari per un mese, rinnovabile a due in base all’andamento dell’emergenza e ai risultati della raccolta fondi.

“Grazie alla generosità di Bologna – ha commentato il presidente della Fondazione Giacomo Faldella – possiamo anche con questa operazione sostenere in modo concreto chi lavora ogni giorno in prima linea per difendere e curare tutti noi. La disponibilità di posti letto potrà ampliarsi ancora grazie a un accordo che stiamo perfezionando con Camplus Apartments e ad altri accordi anche con altre Onlus che possono avere a Bologna disponibilità di stanze e strutture. Tutti insieme possiamo davvero vincere anche questa prova”.

“Ringrazio gli albergatori e Ascom – ha commentato l’assessore alla cultura e marketing territoriale Matteo Lepore – per avere messo a disposizione le proprie strutture per ospitare medici e infermieri che vengono da altre città e chi deve trovare un alloggio per proseguire la propria attività. Un ringraziamento speciale va a medici, infermieri e tutto il personale ospedaliero che in queste settimane sta lavorando senza sosta per aiutarci a superare questa emergenza. Questa opportunità la dobbiamo alla Fondazione Sant’Orsola che ha organizzato e sta coordinando questa importante operazione di assistenza e, soprattutto a tutte le persone che con le loro donazioni contribuiscono a questo progetto”.

 

















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