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Agricoltura: deroghe e agevolazioni per sostenere le produzioni in emergenza Covid-19

A seguito delle numerose difficoltà conseguenti all’emergenza sanitaria provocata dal COVID-19, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha predisposto un decreto contenente una serie di proroghe e deroghe su cui si è raggiunta l’intesa nella Conferenza Stato-Regioni tenutasi martedì 31 marzo. Oltre a garantire la necessaria flessibilità al mondo produttivo, l’atto ministeriale si pone l’obiettivo di assicurare la corretta attuazione dei diversi Programmi di intervento nei settori vitivinicolo, ortofrutticolo, olivicolo e zootecnico.

“In questo particolare momento che stiamo vivendo nel nostro Paese – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – è importante, laddove possibile, allentare le maglie della burocrazia per permettere alle imprese che stoicamente ed eroicamente continuano ad operare di non pregiudicare il proprio lavoro. Il comparto primario, dai campi, i pescherecci e le stalle sin alla tavola degli italiani, sta svolgendo un ruolo fondamentale per garantire i doverosi approvvigionamenti alimentari. Dobbiamo rendergli onore agevolandoli laddove possibile ma, soprattutto – conclude L’Abbate – sostenendo i prodotti freschi e locali, oggi che sono preclusi importanti canali di vendita come ristoranti, bar e mense”.

Per il comparto vitivinicolo, il termine ultimo per la presentazione delle domande di aiuto per la misura della ristrutturazione e riconversione dei vigneti è fissato al 15 luglio mentre la graduatoria di ammissibilità delle domande è prevista al 15 gennaio 2021. Non verranno applicate sanzioni per chi non abbia realizzato sinora l’intera superfice oggetto di domanda di aiuto negli scorsi anni. Inoltre, sarà possibile dilazionare i tempi di realizzazione e richiedere il pagamento in forma anticipata.

Per il settore ortofrutticolo e olivicolo, non si applicano le sanzioni relative alle condizioni di equilibrio stabilite dalla Strategia Nazionale e alla spesa minima del fondo di esercizio, si soprassiede sul mancato aggiornamento del fascicolo aziendale, viene prorogato al 30 maggio il termine per il rimborso da parte delle OP (Organizzazioni dei Produttori) ai soci delle spese rendicontate per l’annualità 2019 mentre viene prorogato al 1° giugno il termine per la presentazione delle relazioni sull’attuazione del programma di attività per il biennio 2019-2020. Si evitano i controlli in loco viste le circostanze eccezionali di pandemia in corso.

Diverse, infine, le misure che interessano i comparti zootecnico e dell’apicoltura. Sono sospesi i controlli relativi alla verifica della sussistenza dei requisiti necessari per il mantenimento delle autorizzazioni per i centri di imballaggio delle uova e il periodo di emergenza non viene conteggiato. Sono sospesi fino al 31 dicembre, poi, i controlli e le verifiche in loco sulle comunicazioni della filiera lattiero-casearia mentre sono validi fino a fine anno i tesserini per l’abilitazione alla classificazione delle carcasse bovine e suine. I controlli in loco per il comparto apistico vengono svolti, nel periodo interessato dalle restrizioni anti-diffusione Coronavirus, nella percentuale minima stabilita dalla normativa unionale in materia.

 

















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