“La morte di don Giancarlo Suffritti lascia un profondo vuoto in tutti noi ed in tutti coloro che nel corso della sua straordinaria vita hanno avuto l’onore di conoscerlo, di lavorare con lui e di condividerne la forza umana e spirituale. Forza e visione con cui alla fine degli ’70 fondò, e nei decenni successivi fece crescere, la comunità l’Angolo. Generazioni di ragazzi e persone in difficoltà hanno trovato in Don Giancarlo un riferimento umano e di fede. Valori ed insegnamenti che ancora animano, con la stessa forza del suo spirito e del suo carattere schietto, il lavoro degli operatori e degli ospiti che oggi, dopo più di 40 anni di vita, rendono la cooperativa l’Angolo un riferimento”.
“Anche negli ultimi periodi in cui la presenza fisica gli era impedita dalle condizioni di salute, don Giancarlo, con la sua opera ed il suo essere, c’è sempre stato, così come, ne siamo convinti, continuerà ad esserci. Tra di noi, nella sua comunità parrocchiale e nella sua Modena. L’eredità spirituale di persone come lui rappresenta una responsabilità per tutti noi, un riferimento per il nostro lavoro quotidiano e per costruire un futuro migliore per tutti, a partire, come è sempre stato, dagli ultimi.
Ci sarà tempo e modo per ripercorrere insieme l’opera e la testimonianza di Don Giancarlo, ma in queste ore che ne accompagnano l’addio, ci limitiamo a stringerci intorno a lui, alla sua comunità parrocchiale e a tutti i modenesi che oggi lo ricordano con affetto e l’amore verso il prossimo che ha saputo generare”.
(La presidente Silvia Garretto a nome dei soci, dei collaboratori della Cooperativa L’Angolo)