In tempi di misure anti Covid che limitano le uscite, muta anche lo spaccio come stanno dimostrando le recenti operazioni dei carabinieri nel reggiano, dove ora il pusher predilige spacciare sotto casa con fugaci uscite e rapidi incontri con il cliente a cui cede la droga con un rapido scambio. Precauzioni che però si scontrano con le strade semi vuote per cui ogni movimento, soprattutto se ripetuto, viene notato e approfondito. In questo quadro e dà collocare anche l’arresto di un insospettabile 42enne incensurato albanese, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri d opera dei carabinieri della sezione operativa della compagnia di Reggio Emilia.
A Reggio Emilia non era censito eppure da qualche anno, stando a quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, si dedicava alla compravendita di cocaina che ultimamente, causa anche le restrizioni anti Covid19, cedeva sotto casa attraverso fugaci incontri con i clienti. I movimenti sospetti dell’uomo sono stati segnalati ai carabinieri dell’aliquota operativa, che ieri al culmine di un servizio di osservazione hanno sorpreso il 42enne cedere a un cliente oltre due grammi di cocaina. Nella vicina abitazione localizzata dai carabinieri, che vi hanno fatto ingresso con l’ausilio dell’autoscala dei vigili del fuoco, i militari hanno rinvenuto circa mezzo etto di cocaina suddiviso in una ventina di dosi pronte allo spaccio, materiale per il confezionamento e la pesatura dello stupefacente, appunti contabili afferenti l’illecita attività di spaccio e un migliaio di euro ricondotto alle vendite della cocaina.
Per questi motivi, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato il 42enne Sali Kola residente in Albania e di fatto domiciliato a Reggio Emilia nelle vicinanze del quartiere Rosta Nuova del capoluogo reggiano. Nei guai anche il cliente, un 45enne di Albinea, fermato subito dopo lo scambio con oltre 2 grammi di cocaina acquistata per uso personale e per questo segnalato quale assuntore alla Prefettura di Reggio Emilia. I due sono stati anche sanzionati per il mancato rispetto delle restrizioni dei D.P.C.M. emanati recentemente in via d’urgenza in ragione dell’attuale situazione di emergenza sanitaria legata al Covid 19.