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Coronavirus e anziani, sindacati: “Bene la task force pubblica, sospendere dimissioni protette non autosufficienti”

Giudizio positivo dei sindacati sulla creazione di una task force pubblica Ausl-Protezione Civile, coordinata dalla Conferenza territoriale socio-sanitaria (Ctss), a supporto delle strutture per anziani in provincia di Modena. La creazione della task force è stata confermata l’altro giorno nella Ctss, durante la quale sono stati forniti anche aggiornamenti sulle condizioni delle strutture per anziani del territorio provinciale e le misure già prese per far fronte all’emergenza.

«La tutela delle persone anziane è una sfida che ci impegnerà ancora a lungo – affermano Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale e Uil Modena e Reggio Emilia – Anzi, il passaggio alla cosiddetta fase 2 potrebbe aumentare i rischi di contagio ed è quindi necessario rafforzare tutti gli strumenti di difesa degli ospiti delle strutture per anziani e per gli operatori che ci lavorano».

Per raggiungere insieme questo obiettivo, Cgil Cisl Uil hanno offerto la propria disponibilità a collaborare, sia attraverso la loro ordinaria azione di rappresentanza nei luoghi di lavoro, sia attraverso l’invio di un documento alla Ctss contenente azioni e interventi da mettere subito in campo.

Fornitura dei dpi (dispositivi di protezione individuale), supervisione dell’Ausl, formazione del personale, adeguamento del documento di valutazione dei rischi, sanificazioni, protocolli di isolamento nei casi di positività, supporto psicologico per gli operatori, reperimento di personale qualificato. Sono solo alcune delle misure che le organizzazioni sindacali propongono, al fine di evitare che anche altre Cra (case residenza anziani), oltre alle attuali 16, siano interessate dal contagio; inoltre bisogna gestire al meglio le strutture già raggiunte dall’epidemia, tutelando ospiti e lavoratori.

«Abbiamo bisogno che la task force pubblica rafforzi il più possibile i controlli in tutte le strutture. Gli stessi soggetti gestori devono collaborare con i sindaci al fine di arrivare all’obiettivo dei contagi zero nelle strutture per anziani – aggiungono Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale e Uil Modena e Reggio Emilia – È necessario dotare con continuità gli operatori di presidi di sicurezza e rafforzare al massimo l’attività di formazione anche con un tutoraggio continuo dell’Ausl sul fronte delle competenze sanitarie. È positiva anche la partenza dei test sierologici agli operatori, che devono continuare».

Inoltre i sindacati condividono la necessità, manifestata da diversi sindaci, di prestare massima attenzione agli anziani non autosufficienti dimessi dagli ospedali, in quanto essi possono diventare un involontario ulteriore vettore per la diffusione del contagio. Per questo Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale e Uil di Modena e Reggio suggeriscono di sospendere le dimissioni protette fino al termine dell’emergenza o, in alternativa, di limitarle il più possibile, garantendo comunque l’esecuzione del tampone prima di rimandare gli anziani in struttura.

«Il successo della lotta al coronavirus – concludono i sindacati – dipende in buona parte da come avremo saputo difendere le persone più deboli della nostra società».

















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