Sono oramai diversi mesi che in Italia stiamo combattendo una guerra invisibile contro qualcosa di estremamente piccolo e infimo, ma che è stato in grado di mettere in ginocchio non solo il nostro stivale, ma il mondo intero, portando ad una quantità di morti terribile.
Sul campo di battaglia non combattono i tradizionali eserciti con armi e mezzi d’assalto ma sono schierati, contro questo maledetto virus, luminari di virologia e infettivologia, medici, infermieri, OSS e soccorritori. Questi eroi entrano in contatto con i malati, rischiano costantemente di essere infettati ma non si perdono d’animo, vanno avanti sapendo che solo attraverso il loro lavoro questa terribile guerra potrà essere vinta.
Poi c’è la maggioranza della popolazione che vive una condizione di isolamento. Questa, pur difendendoci dal virus, ha risvolti economici particolarmente gravosi. Vediamo continuamente aumentare il numero di persone che, non potendo più contare su uno stipendio certo, stanno lentamente scivolando verso una condizione di “Sofferenza Sociale”. Le preoccupazioni sono tante ma, tra la paura di infettarsi e quella di ammalarsi, molti stanno scoprendo un nuovo timore, una nuova ansia: quella di non aver più nulla da mangiare.
“Per noi volontari la sfida più ardua inizia proprio adesso” dice Carlo Meschiari Presidente del Comitato di Modena della Croce Rossa Italiana. “Oggi, infatti, all’emergenza sanitaria si somma quella economica e sociale. Se infatti trasportare un paziente in ospedale è impegnativo, soprattutto se sai che rischi di infettarti, ricercare soluzioni concrete per aiutare persone a non soffrire la fame, è ancora più difficile. In questo ambito – continua Meschiari – stiamo affrontando i problemi contingenti predisponendo una serie di collette alimentari e di attività che ci permettono di portare un po’ di sollievo a coloro che hanno realmente bisogno. Stiamo parlando ad esempio del progetto “SpesaSOSpesa” e delle raccolte alimentari che abbiamo organizzato presso alcuni punti vendita di Coop Alleanza 3.0, Conad ed Esselunga. Dall’inizio dell’emergenza COVID19, siamo riusciti ad aiutare oltre 1330 persone e quindi un numero enormemente superiore a quanto facevamo in passato. Ma il nostro impegno continua nella certezza di poter ancora fare di più, grazie anche all’incredibile generosità della nostra collettività, per arrivare infine a godere di un giorno in cui tutto questo sarà davvero solo un brutto ricordo.”