Il Segretario Generale della CST UIL di Modena e Reggio Emilia Luigi Tollari interviene a proposito della fase 2 in atto nella nostra Regione in particolare nelle province di Modena e Reggio Emilia, a partire dal 4 maggio con la riapertura delle grandi aziende che hanno messo in atto un attento e condiviso protocollo di sicurezza.
“Con la riapertura delle principali aziende è del tutto logico che ci sarà un effetto sull’indotto e sulla base degli ordinativi potremo capire come si evolverà nel tessuto economico e produttivo questa lunga sosta forzata a causa della pandemia.
Circa un mese fa avevamo scritto che la maturazione di una decisione rispetto al tema delle riaperture dovesse tenere conto esclusivamente dei dati epidemiologici. Supportati dal confronto delle cifre e dalla sostanziale riduzione del numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva e la riduzione del numero dei nuovi contagi dovuta sicuramente alle iniziative intraprese, dobbiamo fare un nuovo punto della situazione.
Le notizie nel loro insieme sono confortanti ma ancora non sufficienti per poter affermare che siamo completamente fuori dal tunnel. Il rischio di un ritorno c’è e non possiamo ancora assistere ad un auspicato liberi tutti.
Per tale motivo diventa fondamentale la risposta degli organi competenti in materia di erogazione degli ammortizzatori sociali. Tante aziende non sono oggettivamente in grado di ripartire, sia per i rigidi protocolli cui sono sottoposte sia perché sono state le prime ad essere impattate dall’emergenza sanitaria. I settori della ristorazione, della cura estetica delle persone, del turismo e dello spettacolo rischiano davvero un impatto durissimo e devono essere messi sotto particolare tutela e attenzione. Sia i dipendenti sia le imprese
Abbiamo riaperto in sicurezza sia a Modena sia a Reggio Emilia i nostri servizi di sede. La UIL continua la propria azione sindacale sempre al servizio dei cittadini, dei lavoratori, dei pensionati”.