Questo undicesimo episodio de “La Delizia…a piccole dosi: storia e arte di Sassuolo” è dedicato ai curiosi casi di omonimia che hanno legato i committenti d’arte sassolesi ai santi che portano il loro stesso nome nel corso del Sei e del Settecento. Don Costanzo Teggia per la Pala di San Giuseppe del 1645, Don Girolamo Teggia e sua madre Daria per l’apparato a stucco nella chiesa di San Prospero del 1710 e Camillo Baggi e Antonio Panini per i loro rispettivi altari nella collegiata di San Giorgio, tra il 1762 e il 1770, scelsero di lasciare, infatti, una evidente memoria della loro committenza preferendo far rappresentare i santi loro omonimi…
Un’altra interessante storia da non perdere, per conoscere meglio il passato della nostra città e le sue più salienti vicende artistiche.