I carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza, che hanno curato le indagini, hanno di fatto accertato che quella che inizialmente era stata segnalata come una lite tra un 22enne gambiano residente a Sant’Ilario d’Enza e altre persone, dileguatisi prima dell’arrivo dei carabinieri, altro non era che una rapina di danaro contante, sottratto al malcapitato 22enne. Per questi motivi i carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza, a conclusione delle relative indagini, con l’accusa di rapina in concorso hanno denunciato alla Procura reggiana un 18enne marocchino residente a Sant’Ilario d’Enza e un 23enne abitante a Gattatico.
Il 24 dicembre scorso, al 112 dei carabinieri perveniva una richiesta di intervento da parte di un cittadino che segnalava una lite tra più persone all’esterno di un bar della frazione Calerno a Sant’Ilario d’Enza. Sul posto i militari rintracciavano il solo 22enne gambiano il quale riferiva di aver subito un’aggressione ad opera di alcuni soggetti, dileguatisi, che gli avevano sottratto 150 euro. Nell’immediatezza dei fatti i militari accertavano che i responsabili si erano dileguati a bordo di un’autovettura Opel Zafira della quale, grazie alle testimonianze raccolte, veniva acquisita la targa parziale. Un dato che seppur incompleto, incrociato con le targhe delle auto in transito acquisite dalle telecamere del sistema rilevamento targhe comunale, consentiva ai militari di individuare esattamente l’autovettura in uso ai malviventi.
Una prima svolta che consentiva ai carabinieri di identificare il proprietario dell’auto, estraneo ai fatti, e da quest’ultimo quindi risalire agli odierni indagati nei confronti dei quali convergevano le attenzioni investigative degli operanti. A carico dei due giovani i carabinieri di Sant’Ilario d’Enza acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità tra cui io certo ricomponimento da parte della vittima che veniva sottoposto a una seduta di individuazione fotografica che consentiva di ricondurre ai due le proprie responsabilità in ordine al fatto delittuoso in questione. Accertate le responsabilità i due venivano quindi denunciati alla Procura reggiana con l’accusa di concorso in rapina aggravata.