Anche a Modena si svuotano le aree COVID aggiuntive degli ospedali, realizzate nel momento di massimo afflusso. Nei giorni scorsi la COVID Room dell’Ospedale Civile ha dimesso l’ultimo paziente positivo, ieri è stata la volta della struttura al Policlinico di Modena. Di conseguenza, da oggi, i pazienti COVID non intensivi, sono ricoverati nelle aree mediche dedicate in Malattie Infettive. L’evento è stato celebrato, in entrambi gli ospedali con una piccola cerimonia ed un flashmob.
“Si tratta di un traguardo simbolico per entrambi gli ospedali – ha spiegato il prof. Antonello Pietrangelo, Direttore del Dipartimento di Medicina Interna Generale, D’Urgenza e Post-Acuzie – che indica come con lentezza e fatica stiamo tornando alla normalità, grazie al lavoro di tutti e alle misure di prevenzione e distanziamento sociale. I dati dei ricoveri, però, non ci consentono di abbassare la guardia, perché il virus non è sconfitto. Dobbiamo seguire le disposizioni per operare tutti in sicurezza perché purtroppo basta un attimo perché la situazione possa peggiorare nuovamente. Oggi chiude l’ultima Sezione Covid del Policlinico gestita dalle Medicine, che nel periodo dell’emergenza, in ambedue gli stabilimenti, hanno gestito il maggior numero di pazienti Covid ricoverati”. Il dato odierno dei ricoveri a questo proposito è significativo. Oggi sono 32 i pazienti ricoverati in Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, 17 in Degenza Ordinaria, 2 in Sub-Intensiva al Policlinico, 13 in Terapia Intensiva (4 al Policlinico, 9 all’Ospedale Civile). Sia al Policlinico sia all’Ospedale Civile tutti i pazienti ricoverati sono sottoposti a tampone ed inviati in aree filtro in attesa del risultato per poi essere avviati in sicurezza nei reparti di competenza.
È fondamentale, inoltre precisare che tutti i cittadini sono invitati presentarsi massimo 10’ minuti prima dell’appuntamento, poiché chi dovesse arrivare prima sarebbe costretto ad attendere fuori dall’ospedale creando possibili assembramenti. È necessario presentarsi con la mascherina. All’ingresso, il personale dell’Azienda misura la temperatura corporea e fornisce il gel per le mani.
È utile a questo proposito ricordare che sia al Policlinico sia all’Ospedale Civile sono attive aree filtro per i pazienti sospetti che consentono di mantenerli separati dagli altri.
“Abbiamo attivato le COVID Room nelle prime settimane di marzo – hanno ricordato il dottor Lucio Brugioni, Responsabile della COVID Room del Policlinico e il dottor Giovanni Pinelli Responsabile della COVID Room dell’Ospedale Civile – per dare una risposta a quei pazienti che si ponevano con condizioni cliniche intermedie tra le terapie intensive e il ricovero in malattie infettive o pneumologia. Ci siamo occupati di pazienti molto complessi, oggi questa chiusura è un simbolo della fase2 per i nostri ospedali ma la loro apertura è il monito a non abbassare la guardia. Queste aree sono state anche una bellissima esperienza di collaborazione tra professionisti – sia medici sia personale infermieristico – arrivati da diversi reparti che hanno tutti lavorato insieme in un momento difficile. A loro va il nostro ringraziamento”