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La Delizia… a piccole dosi: gli antichi ospedali di Sassuolo

Fin dal Quattrocento era attiva in città un’istituzione dedita all’assistenza dei pellegrini e dei viandanti. Si trovava vicino alla chiesa di San Giuseppe, all’incirca presso l’incrocio tra le attuali via Menotti e piazzale Teggia. Trasferita in un nuovo edificio, con annesso oratorio, appositamente costruito all’estremità di via Borgo (attuale via Cavallotti) all’inizio del Seicento, questa istituzione era nota come “Ospizio di Sant’Anna”. Fu il duca Francesco III d’Este, nel 1753, a intervenire sul complesso, ampliandolo e destinandolo – come già aveva fatto a Modena, con l’Ospedale Sant’Agostino – a vero e proprio “Ospedale degli Infermi”, con una infermeria maschile, ricavata nello spazio dell’oratorio seicentesco, e una femminile, edificata sopra il portico di accesso, al fianco sinistro del quale fu edificato, in modo speculare, un nuovo oratorio, trasferendovi gli arredi sacri di quello antico. Troppo piccolo per le esigenze dell’abitato e ubicato in una zona considerata inadatta, tuttavia, già nel 1801 l’ospedale civile fu trasferito nel complesso monastico di Santa Chiara, lungo l’attuale via Menotti, liberato dalle soppressioni napoleoniche dalla precedente destinazione religiosa. Qui, con significativi ampliamenti nel secondo dopoguerra, l’Ospedale di Sassuolo rimarrà fino al trasferimento nella nuova sede attuale del quartiere Rometta, nella primavera del 2005.

Insomma, un altro capitolo della storia della nostra città e delle sue istituzioni da non perdere, per questo quindicesimo episodio de “La Delizia… a piccole dosi: storia e arte di Sassuolo”!

















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