Sale a 42 milioni il numero delle persone colpite dal virus dell’ Aids nel mondo. L’epidemia si sta diffondendo rapidamente in nuove regioni finora sfuggite al virus Hiv, come l’Europa orientale, sta ormai devastando l’Africa e nei prossimi cinque anni minaccia di travolgere l’Asia.
Per la prima volta quest’ anno, inoltre, il numero delle infezioni delle donne è pari a quelle che colpiscono gli uomini.
Lo denunciano i dati dell’ ultimo rapporto del programma per l’ Aids delle Nazioni Unite (Unaids) e dell’ Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms), che assieme a quelli appena diffusi sulla situazione italiana completano il quadro sull’
epidemia contro la quale domani, giornata mondiale dell’ Aids, gli esperti, le associazioni e le istituzioni si mobiliteranno.
Secondo il rapporto, nel 2002 le morti per Aids sono state 3,1 milioni e altri 5 milioni di persone hanno contratto il virus Hiv. Di conseguenza l’ Unaids calcola che nel mondo almeno 42 milioni di persone convivano con il virus, che il 95% di esse
vivano nei Paesi in via di sviluppo e che l’infezione di propaghi al ritmo di 14.000 nuovi casi al giorno.
Mancano, pero’, i finanziamenti per contrastare l’Aids.
L’ Africa Subsahariana sta pagando il tributo piu’ pesante, con 3,5 milioni di nuove infezioni nel 2002 e 2,4 milioni di morti mentre, rileva il rapporto, soltanto una ”minuscola frazione” della popolazione puo’ beneficiare delle cure anti-Aids.
Drammatica anche la situazione in Asia, dove 7,2 milioni di persone vivono con l’ Hiv e che, secondo il rapporto, potranno aumentare a 18 milioni per il 2007 ”a meno che – rileva l’Unaids – non intervenga un’azione concertata ed efficace” per contrastare l’epidemia.
Nel frattempo l’Aids avanza colpendo nello stesso modo uomini e donne: per la prima volta quest’anno le donne sono colpite quanto gli uomini (in Africa e’ avvenuto addirittura il sorpasso, con il 58% delle infezioni nelle donne).