Caro Paolo Piccioli,
l’unica risposta che mi sento di darti è questa: ho iniziato il mio intervento asserendo che non spettava a me giudicare il metodo con il quale erano state rese pubbliche le affermazioni dei consiglieri dell’opposizione. Mi spiace non aver saputo prima che tale compito spettava a lei e non alla magistratura, avrei iniziato dicendo che sapevo come queste notizie fossero state rese pubbliche in quanto l’avevo preventivamente richiesto a lei.
Detto ciò mi spiace che nuovamente si cerchi di alzare i toni della discussione anziché, come chiesto più volte, dalla giunta e dai consiglieri di maggioranza, fare tutti un passo indietro e lavorare in modo costruttivo per la città.
Ribadisco che non entro nel merito relativamente al metodo in cui tali notizie siano state rese pubbliche, ma credo sia evidente che le parole usate dai consiglieri dell’opposizione fossero molto forti.
Mi sarei anche aspettata un dibattito ed un confronto in consiglio comunale.
Io ho espresso il mio parere sulla vicenda, i consiglieri dell’opposizione potevano, nello stesso consiglio, ribattere alle mie affermazioni anziché abbandonare l’aula.
Le faccio inoltre notare, Paolo Piccioli che i consiglieri dell’opposizione abbandonando l’aula non hanno neppure partecipato alla votazione relativa all’emendamento del consigliere Capitani mi sembra quindi abbastanza strano che lei si meravigli se la maggioranza ha votato contro quando neppure l’opposizione ha votato tale emendamento preferendo abbandonare l’aula anziché cercare un dibattito costruttivo.
Ribadisco la mia opinione che non è con questi toni ed in questo modo che si cerca di costruire il bene della città ma bensì con il dialogo ed, a volte, anche con lo scontro politico, ma pur sempre con toni e modi costruttivi
Cordiali saluti
Sara Spagni