Migliorare l’efficienza energetica degli edifici comunali rinnovando gli impianti e riducendo i consumi di energia, con una ricaduta positiva sull’ambiente e minori costi a carico del Comune. È l’obiettivo principale dell’ampliamento del progetto di riqualificazione energetica del patrimonio pubblico, che interessa in particolare alcune scuole, il Palazzo comunale e la sede di via Santi 40, per un investimento del valore complessivo di circa 9 milioni di euro: un’operazione che il Comune di Modena può realizzare grazie a una sinergia che unisce fondi europei (dall’asse 4 del Por Fesr per lo sviluppo sostenibile del sistema energetico regionale), contributi assegnati per il sisma e conto termico all’estensione del contratto per il servizio energia degli edifici comunali attualmente in essere con il Gruppo Hera, attraverso la controllata AcegasApsAmga Servizi Energetici (Ase).
Attraverso l’estensione del contratto, infatti, sarà Ase a realizzare, con cantieri in partenza già entro la fine del 2020, gli interventi previsti nel programma di riqualificazione energetica del Comune che riguardano il Palazzo comunale (con la sostituzione degli infissi e dei sistemi di illuminazione); il Direzionale Cialdini 2 di via Santi 40, con interventi anche nei locali dell’anagrafe; le scuole primarie Pisano, don Milani e Galilei, e la scuola media Calvino dove i lavori interesseranno anche la palestra.
“Si tratta di un’operazione strategica – ha detto l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi – che ci permette di far partire un grande piano di riqualificazione energetica del patrimonio comunale con nuovi investimenti che si sommano a quelli già previsti dall’attuale contratto e che determineranno una riduzione dei consumi di quasi 600 mila kWh all’anno e, di conseguenza, anche della nostra spesa per l’energia di circa 80 mila euro all’anno”.
L’assessora Filippi ha presentato in Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 23 luglio, la delibera che autorizza l’estensione del contratto di servizio con Ase per otto anni (portando la scadenza dal 2026 al 2034) che è stata approvata con il voto a favore dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Modena civica, Verdi) e del Movimento 5 stelle. Contrari Lega Modena e Forza Italia.
L’estensione del contratto comporta anche ulteriori benefici a favore del Comune attraverso nuovi interventi che saranno realizzati, come la sostituzione di caldaie e altre riqualificazioni energetiche.
Come ha evidenziato ancora l’assessora Filippi, il progetto di ampliamento del piano di efficientamento energetico ha intercettato tutte le risorse europee disponibili attraverso la presentazione dei progetti per le scuole, tutti ritenuti ammissibili e finanziati con il massimo consentito (pari al 40 per cento dell’investimento per un totale di 1 milione 400 mila euro), che si sono sommate ai contributi per il sisma (per 1 milione 300 mila euro) e ai fondi del conto termico (650 mila euro). “Utilizzando in modo sinergico tutte le risorse, anche per un effetto leva – ha spiegato Filippi –possiamo sostenere una quota importante di investimenti senza incidere sul bilancio comunale, in un periodo molto difficile per la spesa pubblica”. L’operazione consente, infatti, di avviare gli interventi in tempi molto brevi, “con una ricaduta positiva anche sull’economia locale”, mentre la riqualificazione del Palazzo comunale, oltre ad aumentare sicurezza ed efficienza energetica, porterà anche a una valorizzazione del sito Unesco, di cui il Palazzo fa parte, e a un incremento dell’attrattività turistica.
Il contratto per il Servizio energia degli edifici comunali è attivo dall’1 gennaio 2017 ed è stato aggiudicato per nove anni, con una gara europea a procedura aperta e secondo il principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, a Sinergie Spa, oggi Ase. Il contratto ha un valore complessivo di circa 63 milioni di euro e prevede la fornitura di energia termica ed elettrica, la climatizzazione invernale ed estiva, la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti termici e di illuminazione interna, la progettazione di adeguamenti normativi e di riqualificazione energetica per 217 edifici del Comune tra scuole, strutture sportive, culturali e sociali, edifici comunali e appartamenti di edilizia residenziale pubblica. Nell’ambito dell’appalto originario, era già previsto che il gestore si facesse carico di investimenti per l’ammodernamento energetico degli edifici per un valore di 7 milioni di euro.
L’estensione del contratto vigente, prevista dal decreto legislativo 115 del 2008, è uno strumento che può essere utilizzato nel caso in cui l’amministrazione e il gestore concordino l’esecuzione di nuove prestazioni e attività in un’ottica di sostenibilità ambientale, per ottenere un più rapido adeguamento dei servizi energia ai più recenti parametri di efficienza energetica.