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Bagnolo in Piano, atti persecutori e violenze alla donna che frequentava: denuncia e divieto di avvicinamento

Complice il lockdown dall’aprile scorso ha iniziato un relazione sentimentale con la vicina sua dirimpettaia nei confronti della quale, a causa della gelosia ossessiva, ha posto in essere gravi condotte persecutorie e violente consistenti in continue telefonate per controllarla, numerosi messaggi pieni di insulti e allusioni sessuali, offese di persona, minacce del tipo di sbatterla fuori dall’auto in corsa o di abbandonarla in montagna durante un escursione, distruggere oggetti della donna o suoi personali durante scatti d’ira di gelosia, sino ad arrivare ad essere brutalmente violento picchiandola ripetutamente anche con oggetti contundenti, quali sedie di casa e scala da lavoro, dandole schiaffi e calci i tutte le parti del corpo cagionandole nell’unica circostanza in cui la donna è ricorsa alle cure mediche 10 giorni di prognosi per le lesioni riportate.

Condotte vessatorie e violente quelle compiute tra aprile e settembre di quest’anno per le quali, al termine delle indagini, i carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano hanno denunciato l’uomo, un 38enne calabrese residente a Bagnolo in Piano, alla Procura reggiana per i reati di atti persecutori e lesioni personali. La Procura, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal gip del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo, della misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti della donna, una 40enne abitante a Bagnolo, prescrivendogli di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla stessa con il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo di comunicazione con la donna.

Pesanti come un macigno le accuse contestate all’uomo che è accusato di reiterate condotte maltrattanti nei confronti della donna. Atteggiamenti possessivi e di gelosia sfociati in ripetuti atti di minaccia e molestia, culminati, nell’estate, in vere proprie aggressioni rabbiosi e brutali che a fine agosto l’hanno vista fuggire a peggiori conseguenze grazie all’intervento di un vicino che sentendo le urla si presentava presso l’abitazione dell’uomo consentendo alla donna di fuggire. Condotte persecutorie e violente che hanno generato nella 40enne il timore per la sua incolumità tanto da costringerla  cambiare le proprie abitudini di vita uscendo da casa solo quando era certa dell’assenza dell’uomo. Gravi condotte delittuose quelle accertate a carico del 38enne che hanno portato i carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano a cui la donna si è rivolta alla sua denuncia con la Procura che, condividendo con gli esiti investigativi dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale reggiano, l’odierno provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri di Bagnolo in Piano.

















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