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Reggio E.: mercato coperto, il progetto in commissione

Il progetto di riqualificazione del mercato coperto non riguarda un solo edificio, bensì una parte del centro, e intende fare di una galleria storica un luogo pubblico con funzione di relazione e di incontro per tutta la città. Questa sera in commissione consiliare viene presentato il progetto preliminare di riqualificazione e valorizzazione del sistema del mercato coperto attraverso la procedura del project financing che andrà a gara in aprile per iniziare i lavori nel febbraio 2008.

Giudicato di pubblico interesse dall’Amministrazione nel giugno 2006, il progetto preliminare è promosso da Coopsette e Tecton ed è stato redatto dallo studio Corvino e Multari, che ha curato recentemente il restauro del grattacielo Pirelli a Milano.
Il sistema oggetto di intervento è costituito da ex Casa dello Studente, ex Chierici, Galleria commerciale, piazzetta del Pesce (attualmente chiusa al pubblico), piazza Scapinelli. Si prevede un mix funzionale fatto di negozi piccoli e grandi, di bar, di ristoranti, di uffici di servizi e di una struttura commerciale di richiamo. Il tutto messo in relazione diretta con il resto della città attraverso l’attuale galleria storica che diventa piazza coperta e il sistema di strade e piazze che la circonda. La parte centrale della galleria diventerà uno spazio pubblico da utilizzare per momenti di relazione e di vita quotidiana.

“Sarà uno spazio per tirare il fiato, in cui estraniarsi dalla fretta – afferma l’assessore a Città storica e attività produttive Mimmo Spadoni – La città, continuiamo a credere, è il luogo, il contesto speciale in cui giocare la convivenza e le identità. Il continuare a progettare e a realizzare lo spazio fisico è il contributo alla volontà delle persone di ricostruire vicinanze, relazioni, ‘parentele’”.

La proposta progettuale che viene presentata ha tenuto conto della storia e delle trasformazioni dei diversi spazi considerati, riportando la galleria alla bellezza originale e ricucendo i luoghi in un sistema permeabile al passaggio. In questo modo il progetto di recupero offre un contributo alla riqualificazione del centro storico e mette in valore le potenzialità ad oggi inespresse del “Sistema Mercato coperto”: una polarità urbana che amplifica la capacità attrattiva della via Emilia” in direzione nord, verso via Roma, piazza Scapinelli, via dell’Abbadessa, e che svolge il ruolo di “cerniera” di percorsi e funzioni tra la via Emilia, la galleria stessa, l’ex Casa dello Studente, la piazzetta del Pesce e, nel prossimo futuro, l’ex carcere di San Tommaso.

“Di fatto si persegue anche in questo caso – continua Spadoni – quell’estensione dell’effetto città che è uno degli obiettivi strategici dell’amministrazione Delrio”.
Il passaggio da una semplice Galleria commerciale ad un sistema urbano integrato è sottolineato sia dalla proposta complessiva di riqualificazione degli spazi aperti (marciapiedi di via Emilia e di via Roma, piazza Scapinelli, ingresso da via dell’Abbadessa); sia dalla riscoperta di luoghi, come l’antica piazzetta del Pesce, che da tempo la città aveva dimenticato; e ancora dall’esplicita volontà di inserire la Galleria in un ambito di riqualificazione più vasto che comprende la Standa-Oviesse, l’ex Casa dello studente.
Si tratta di uno tra gli interventi architettonici in centro storico inseriti all’interno della sezione “Progettazione alla scala architettonica”, le cui gare sono in fase di pubblicazione
come porta Santo Stefano, del parco Cervi e di piazza della Vittoria.

“La conclusione degli iter procedurali e la realizzazione delle opere legate ai project financing, sinergie fra pubblico e privato in cui si definiscono accordi utili a mettere in moto intere parti della città storica convogliando intelligenze e risorse nel raggiungimento di obiettivi di utilità pubblica è la priorità dei prossimi anni della legislatura – afferma l’assessore Spadoni – Si darà vita, anche con altre forme di accordo coi privati, a un sistema di piazze coperte, intese quali luoghi di valorizzazione delle relazioni, della cultura e non solo di scambio, che permetteranno alla città di funzionare per dodici mesi all’anno. Il mercato coperto, l’isolato San Rocco, il sistema degli ex-cinema, palazzo Busetti e la nuova Galleria urbana, sono tutti oggetti concreti del lavoro di tessitura di spazi pubblico-privati”.

















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