Sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa i risultati della conclusione dei lavori di svuotamento e bonifica del sito di stoccaggio e lavorazione di materiale vetroso di via Verdi. Nel luogo in cui una volta erano predominanti le montagne di vetro, i rappresentanti del Gruppo Sibelco, Ing. Corrado Baccani e Geom. Nicola Dalmasso hanno ospitato l’Assessore regionale all’Ambiente Irene Priolo, il Sindaco di San Cesario Francesco Zuffi, l’Assessore all’ambiente del Comune di San Cesario Fabrizio Pancaldi, il consigliere regionale Luca Sabattini, l’ex assessore regionale all’ambiente Paola Gazzolo e l’amministratore delegato di Macoglass-Gruppo Sibelco Nicola Dalmasso per illustrare il lavoro sin qui svolto e le prospettive future del sito produttivo.
Dopo l’acquisizione da parte di Macoglass-Gruppo Sibelco del sito di via Verdi a gennaio 2020, per l’Amministrazione comunale l’operazione doveva portare necessariamente allo smaltimento delle montagne, più di 40mila tonnellate di materiale, e alla garanzia di un nuovo progetto aziendale che operasse nel pieno rispetto delle norme ambientali. Entrambi questi obiettivi sono stati centrati con il subentro di Macoglass-Gruppo Sibelco, mettendo la parola fine all’annosa vicenda delle montagne di vetro di fianco all’autostrada.
Le operazioni di bonifica sono iniziate nel mese di aprile e si sono concluse nel mese di luglio 2020; ora che il sito è completamente libero, una volta terminato il procedimento di screening ambientale del nuovo progetto, il Gruppo Sibelco potrà iniziare la costruzione del nuovo impianto. L’acquisizione del sito produttivo da parte del Gruppo Sibelco ha permesso anche la salvaguardia dei 38 posti di lavori a rischio dopo il fallimento della Emiliana Rottami e potrà permettere in futuro anche incrementi occupazionali e un deciso miglioramento degli standard di qualità del lavoro. “Abbiamo raggiunto un traguardo di cui siamo molto soddisfatti – il commento del Sindaco Francesco Zuffi -. Grazie al lavoro fondamentale svolto di concerto tra Comune, Regione e Arpae, siamo riusciti ad attrarre investimenti sul territorio per la risoluzione del problema di via Verdi, nonostante le condizioni del sito, con una soluzione migliorativa senza dover ripiegare su soluzioni “tampone” come la copertura dei cumuli: il vetro rimosso è stato in larga parte destinato a impianti di recupero nel pieno rispetto dei principi dell’economia circolare”. “
Il risultato di oggi è frutto di un grande lavoro di squadra: a vincere sono la comunità locale e la qualità ambientale”, commenta Irene Priolo, assessore regionale all’ambiente. “La Regione è impegnata in una svolta green che ha nella promozione dell’economia circolare, della raccolta differenziata e del riciclo alcuni dei suoi assi portanti. Il mandato del Presidente Bonaccini si è aperto all’insegna della sostenibilità e l’intervento che riguarda l’Emiliana Rottami si iscrive a pieno in questa strategia, che sarà ancora più salda se vedrà – come avvenuto in questo caso – la partecipazione e la condivisione degli enti locali e dei territori, tutti impegnati per una vera transizione ecologica”.
A breve cominceranno quindi i lavori per la costruzione del nuovo impianto per la lavorazione del materiale che rientra tra gli obiettivi dell’operazione: il reinserimento del vetro nell’economia circolare attraverso uno stabilimento all’avanguardia della Macoglass-Gruppo Sibelco: “Diversi mesi fa – continua Zuffi -, insieme al consigliere Luca Sabattini, abbiamo visitato uno degli impianti della multinazionale ad Antegnate per verificare di persona gli standard produttivi che verranno poi applicati nell’impianto di via Verdi. Questa era una delle garanzie che abbiamo chiesto a Macoglass fin da subito: una realtà industriale che operasse prima di tutto nel rispetto dell’ambiente e che garantisse quindi un reale e definitivo superamento del problema”. “Abbiamo potuto verificare di persona come lavora Sibelco – aggiunge il consigliere regionale Luca Sabattini – e possiamo assicurare che l’investimento che verrà effettuato sul territorio, oltre a risolvere un annoso problema ambientale, è un intervento che, con un impianto di lavorazione di ultima generazione, garantisce il mantenimento di tutti i posti di lavoro”.
Risolto via Verdi il prossimo passo è via Bonvino. Il sito, che custodisce circa 120mila tonnellate di materiale, è già stato oggetto di una bonifica dell’amianto presente, per un costo di oltre 160mila euro da parte della multinazionale, e dalla stipula di un contratto di somministrazione per la lavorazione di 25mila tonnellate di materiale all’anno da parte di Sibelco. “I primi importanti passi mossi per via Bonvino dimostrano che non ci siamo dimenticati di quel sito – aggiunge l’assessore all’ambiente Fabrizio Pancaldi, ma che c’è la volontà di arrivare alla bonifica completa anche di questa area. Semplicemente, come abbiamo detto a più riprese, era necessario mettere in fila le due operazioni per creare le condizioni per arrivare alla bonifica”.