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Ci sarebbe un furto di droga dietro gli spari di via Mondo a Bologna: sette giovani nei guai

Nella mattina di ieri, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna, personale della locale Squadra Mobile ha eseguito, su disposizione del Gip del Tribunale di Bologna dott. Pecorella, le misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di P.J.S. classe 1991 e F.S. classe 1998; la misura degli arresti domiciliari nei confronti di A.K.N. classe 1997; la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Bologna nei confronti di M.G. classe 1996 e T.P. classe 1999 e la misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. nei confronti di B.C., classe 1999. I reati contestati sono: porto illegale di arma clandestina e relativo munizionamento, danneggiamento, detenzione illegale di sostanza stupefacente e di banconote contraffatte.

L’articolata attività d’indagine ha avuto origine il 28 aprile 2019, a seguito dell’esplosione di vari colpi di arma da fuoco all’indirizzo di una finestra di un appartamento sito a Bologna, in via Mondo. Sul posto venivano repertati cinque bossoli calibro 9.19 e tre ogive, di cui due in strada ed una all’interno dell’appartamento.

Nell’immediatezza, a seguito di un’intensa attività investigativa, il personale della Polizia di Stato operava una accurata perquisizione all’interno di un appartamento sito in via Menganti, dove veniva rinvenuta una pistola Glock calibro 9.21 con matricola abrasa, nr. 19 munizioni, dell’hashish e 410 euro. In tale contesto gli occupanti l’abitazione, F.S., A.K.N. e S.S. (classe 1997) venivano immediatamente tratti in arresto per il possesso dell’arma clandestina.

Attraverso un’ulteriore e approfondita attività di indagine, gli investigatori della Squadra Mobile riuscivano a comprendere che quello di via Mondo costituiva un vero e proprio atto intimidatorio e che la causa scatenante era da rinvenirsi nel furto di ingente di sostanza stupefacente che i soggetti arrestati avevano commesso in epoca antecedente. Gli stessi, poi, ritenendo di essere stati scoperti da parte di uno dei dimoranti nell’abitazione oggetto dell’atto intimidatorio, avevano reagito esplodendo vari colpi di arma da fuoco all’indirizzo della sua abitazione.

Le attività tecniche hanno consentito di accertare la partecipazione attiva all’atto intimidatorio da parte di F.S., di A.K.N., oltre che del P.J.S. e della B.C. fidanzata del A.K.N.. A tal proposito è risultata fondamentale l’analisi del traffico delle celle, che ha dimostrato la presenza degli indagati sul luogo del delitto e l’ispezione sui cellulari degli indagati, che ha consentito di individuare alcune conversazioni particolarmente interessanti sotto il profilo investigativo. Determinante, inoltre, l’esito positivo dello Stub su uno degli indagati, F.S., nonché l’analisi balistica sulla pistola che ha confermato la perfetta compatibilità fra la stessa arma ed i bossoli repertati sul luogo del delitto.

Il quadro probatorio nel corso dell’attività investigativa si è ulteriormente arricchito di un ulteriore sviluppo. È stato possibile accertare infatti che F.S., nonostante si trovasse sottoposto al regime degli arresti domiciliari, si era attivato, avvalendosi della fattiva collaborazione di P.S., di M.G. e di T.P., nella ricerca di un locale dove poter custodire un’autovettura che conteneva all’interno varia sostanza stupefacente. Una volta individuato un garage in via Lorenzetti, all’appuntamento veniva inviato il T.P. per concludere la trattativa con il proprietario. A quel punto gli indagati parcheggiavano all’interno del garage un’autovettura, dove gli investigatori della Polizia di Stato, dopo alcuni giorni, d’intesa con l’A.G., rinvenivano e sequestravano 1,2 Kg di marijuana e 35,6 Kg di hashish, oltre a 5.000 euro contraffatti. Le successive attività tecniche confermavano ulteriormente la titolarità dello stupefacente da parte dei quattro indagati.                                                                                                                                     All’esito dell’attività d’indagine sono, pertanto, scattate le misure cautelari nei confronti dei soggetti coinvolti nelle varie attività illecite, che sono state eseguite dal personale della locale Squadra Mobile nella mattina di ieri.

Durante le operazioni di ieri mattina A.K.N. è stato trovato in possesso di una radio trasmittente, P.G.S. di una pistola giocattolo e di uno scanner, J.P.S. di circa 5.000 euro in contanti e un’altra radio trasmittente. Infine, M.G. è stato trovato nella disponibilità di un 1,5 kg di marijuana oltre che di 1 kg di hashish e, pertanto, è stato tratto in arresto ex art 73 dpr 309/90 e sarà sottoposto a giudizio direttissimo nella giornata odierna.

















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