È data per imminente la ripartenza dei lavori per il restauro ed il miglioramento sismico del cimitero di Mortizzuolo. A confermarlo l’Assessorato ai Servizi Demografici del Comune di Mirandola, dopo che si è resa necessaria l’adozione di una variante, causa il riscontro di diversi imprevisti in fase di intervento, a cui si sono aggiunte altre opere migliorative. La fase di completamento dei lavori dovrebbe avvenire entro i primi due mesi del nuovo anno.
“Superato il periodo di lockdown – afferma l’Assessore ai Servizi Demografici del Comune di Mirandola Antonella Canossa – abbiamo iniziato il confronto con la Soprintendenza dei Beni Culturali e le altre strutture preposte al rilascio dei pareri. L’esito positivo che ne è scaturito, ha portato a fine agosto all’autorizzazione a procedere da parte del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, a fine settembre all’autorizzazione sismica per la realizzazione dei lavori e lo scorso 22 ottobre al rilascio dell’attestazione di congruità della spesa da parte della Struttura Tecnica del Commissario Delegato alla Ricostruzione. Ora si potrà ripartire con i lavori, infatti – continua l’Assessore Canossa – ho richiesto un incontro con la Direzione Lavori venerdì scorso che ha delineato le prossime fasi: firma del verbale di consegna del cantiere e presumibilmente riavvio dei lavori stessi dalla terza settimana di novembre con una previsione di durata di circa tre mesi. Se non interverranno ulteriori sospensioni dovute all’emergenza Covid, la conclusione delle opere dovrebbe avvenire a fine febbraio 2021”.
Il cimitero di Mortizzuolo è dichiarato bene di interesse storico-artistico dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per l’Emilia Romagna. È stata realizzato nei primi anni del XIX secolo, mentre a fine ottocento si è aggiunta la cappella cimiteriale. Tra il 1870 ed il 1950 furono costruiti i porticati con i loculi e solo successivamente intorno al 1970 fu edificato l’ampliamento del perimetro cimiteriale. Di più recente realizzazione è l’ultimo ampliamento sul lato nord. A seguito del sisma 2012 ha subito danneggiamenti alle murature esterne, al solaio di copertura del porticato della zona antica, cui si aggiungono lesioni passanti nelle murature dell’ingresso principale ed al solaio delle due cappelline laterali, fessurazioni sopra i capitelli delle colonne e danni alle modanature. L’intervento di restauro e miglioramento sismico era stato approvato dalla Regione Emilia Romagna nel Programma delle opere pubbliche e dei beni culturali nel 2014 con un finanziamento di 464.804 euro ed è stato successivamente messo a gara ed aggiudicato a fine 2017.
Durante i lavori ed in particolare lo smontaggio della copertura si sono verificati diversi imprevisti, in quanto la struttura del tetto è risultata quasi completamente diversa da quanto ipotizzato perché non ispezionabili in fase di progettazione. Pertanto si è reso necessario adottare una variante cui si sono aggiunte altre opere migliorative. La variante, che trova copertura nel finanziamento originario, è stata presentata alla Struttura Tecnica del Commissario delegato ed al Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli nel 2019.