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Centenario Ermanno Gorrieri, mercoledì la messa trasmessa in streaming

A cento anni dalla nascita viene celebrata mercoledì 25 novembre 2020 alle ore 18 una messa in memoria di Ermanno Gorrieri.

La funzione, per iniziativa della Fondazione “Ermanno Gorrieri per gli studi sociali”, del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari e della Fondazione Sias si svolge nella parrocchia della Beata Vergine Addolorata, in Via Rangoni 26 a Modena e sarà trasmessa in streaming sui siti www.fondazionegorrieri.it e www.centroferrari.it

Gorrieri – partigiano, sindacalista, cooperatore, parlamentare e ministro, fondatore dei Cristiano sociali e cattolico democratico morto il 29 dicembre 2004 all’età di 84 anni – ha lasciato un ricordo importante della sua presenza e del suo impegno non solo a Modena, ma anche a livello nazionale. Numerose le iniziative che la Fondazione Gorrieri, il Centro Ferrari e la Fondazione Sias hanno realizzato in questi anni per ricordare la sua figura e il suo impegno a livello politico, istituzionale, sindacale e associazioni, in particolare la sua attenzione per le politiche sociali e del lavoro. Per il centenario dalla nascita sono in programma una serie di eventi per approfondire le sue idee, le sue proposte operative e i suoi scritti. Purtroppo la difficile situazione determinata dalla pandemia ci costringe a rinviare il progetto ai prossimi mesi.

 

Ermanno Gorrieri

Nasce a Magreta (Modena) il 26 novembre 1920. E’ dirigente dell’Azione Cattolica negli anni prebellici. E’ chiamato alle armi nel Corpo degli Alpini e l’8 settembre 1943 organizza di propria iniziativa un gruppo di ufficiali e soldati dando inizio alla costituzione del primo nucleo clandestino giovanile della Democrazia cristiana e del movimento armato di resistenza della stessa.

E’ rappresentante della Dc nel comitato militare provinciale del C.L.N. e conduce sull’Appennino modenese la prima formazione armata democristiana di cui è a capo con il nome di battaglia di Claudio; successivamente è  comandante della Brigata Garibaldi “A. Ferrari”. E’ organizzatore e capo di tutto il movimento politico giovanile e di resistenza armata. Costituisce il gruppo Brigata “Italia” di cui è comandante.

Alla liberazione è segretario della Dc. Dal 1946 al 1948 è prima segretario poi membro della Camera Confederale del Lavoro per la corrente sindacale cristiana. Si laurea nel 1950 in giurisprudenza.

Nel 1948 guida l’uscita dei lavoratori cristiani dalla C.C.d.L. – CGIL e organizza i Sindacati liberi di cui è segretario provinciale fino alla costituzione della CISL (1950). Dal 1950 al 1958 è segretario provinciale della Cisl.

Dal 1948 è presidente dell’Unione Provinciale delle Cooperative di Modena fino al 1967. E’ deputato per la Democrazia cristiana dal 1958 al 1963. Membro della Commissione Agricoltura e dirigente nazionale Dc per i problemi della cooperazione.

Rinuncia, nel 1963 alla candidatura per la rielezione a deputato per dedicare con maggior impegno la sua opera nelle organizzazioni locali.

Nel 1966 scrive il volume “La Repubblica di Montefiorino”, ed. il Mulino, Bologna.

Dal 1966 al 1971 è segretario regionale della Dc dell’Emilia-Romagna. Dal 1970 al 1975 è Consigliere regionale.

Nel 1972 scrive il volume “La giungla retributiva”, ed. il Mulino, Bologna e nel 1979 il volume “I bilanci familiari”. Collabora per anni a quotidiani e riviste ed è autore di parecchi studi e ricerche.

Nel 1980 viene incaricato di presiedere la Commissione per il problemi della famiglia istituita dal Ministero del Lavoro.

Negli anni 1984-85 è incaricato dalla Presidenza del Consiglio di presiedere la Commissione di indagine della povertà.

Dall’aprile al luglio 1987 viene chiamato a far parte del governo Fanfani in qualità di Ministro del Lavoro.

Nel marzo 1988 viene incaricato dal Presidente del consiglio Goria di dirigere la Commissione per l’analisi dell’impatto sociale dei provvedimenti legislativi con sede presso la Presidenza del Consiglio. Tale commissione rimane in carica fino al dicembre 1990.

Nel maggio 1990 viene eletto consigliere comunale in un piccolo comune dell’Appennino modenese, Pievepelago, ove è solito trascorrere le vacanze estive.

Nel 1992 e nel 1993 partecipa a diverse iniziative per un radicale rinnovamento della Dc e al movimento referendario di Mario Segni. Nel 1993 dà vita, assieme a Pierre Carniti, al movimento politico dei “Cristiano-sociali”, di cui è stato, prima portavoce e poi presidente nazionale fino al 1999.

Il giorno 8 marzo 1999 gli viene conferita la laurea honoris causa in sociologia da parte dell’Università agli Studi di Trento. Il giorno 14 dicembre 2000 il Presidente della Repubblica, Ciampi, durante un incontro al Quirinale, gli conferisce la nomina a Cavaliere di Gran Croce, massima onorificenza della Repubblica.

Nel 2002 scrive il volume Parti uguali fra disuguali, ed. il Mulino, Bologna.

Nelle ultime settimane della sua vita ha realizzato per le edizioni il Mulino di Bologna il volume Ritorno a Montefiorino, scritto in collaborazione con Giulia Bondi.

Muore il 29 dicembre 2004 nella sua abitazione a Modena.

















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