Oggi in Italia un uomo su 8 ha la probabilità di ammalarsi di tumore della prostata nel corso della propria vita. Per sensibilizzare su questa patologia e sulle altre neoplasie maschili, anche quest’anno il Gruppo delle Neoplasie Onco-Urologiche e il personale del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia dell’AOU di Modena partecipano, nonostante il momento così difficile, a “Un baffo per la prevenzione”, la campagna sui tumori andrologici promosso per tutto il mese di novembre dal movimento MOVEMBER.
“MOVEMBER 2020 – spiega il dottor Roberto Sabbatini Responsabile del Gruppo delle Neoplasie Onco-Urologiche – vuole aumentare la consapevolezza degli uomini circa l’importanza della prevenzione e la conoscenza non solo del tumore della prostata ma anche dei tumori del testicolo, che come ogni anno coinvolge tutto il mondo verso l’importanza della prevenzione dei tumori maschili”.
“MOVEMBER”, dall’unione dei termini “Moustache” (baffi) e “November”, è nato in Australia 17 anni fa e ad oggi coinvolge oltre 5 milioni di persone che, durante il mese di novembre, si lasciano crescere i baffi quale segno di incoraggiamento a prendersi consapevolmente cura della propria salute.
Il carcinoma prostatico si conferma una malattia in costante aumento. L’incidenza nei paesi occidentali è di oltre 55 nuovi casi per 100 mila abitanti ed il numero di casi attesi per anno in Italia varia tra 12 e 15 mila.
Quanto ai trattamenti, ne esistono di molto efficaci: secondo i dati riportati dal Corriere della Sera, oltre 8 pazienti su 10 sono vivi a dieci anni dalla diagnosi e ben 564mila connazionali vivono oggi con una diagnosi pregressa di carcinoma prostatico, pari al 33% dei casi di carcinoma prevalenti nel sesso maschile.
Ai siti del movimento Movember https://ex.movember.com/ e nel sito divulgativo https://prostatanonseisolo.it/ si trovano informazioni utili per chi vuole conoscere i temi più importanti della salute maschile e del tumore alla prostata.