Sono 1.511 i bambini che frequentano le scuole d’infanzia cittadine aderenti alla Federazione Italiana Scuole Materne, pari a circa il 33,7 per cento dei 4.482 bambini della fascia 3/6 anni che frequentano le scuole d’infanzia, ossia un bambino su tre. Le venti scuole Fism contribuiscono pertanto all’offerta formativa, al pari degli altri soggetti che formano il sistema educativo modenese costituito anche da scuole comunali frequentate da 928 bimbi (20,7 per cento del totale), scuole della Fondazione Cresci@Mo con 757 bambini (16,9 % del totale), le scuole statali con 862 bimbi (19,2 %); scuole convenzionate e appaltate frequentate da 424 bambini (9,5%). Le scuole Fism hanno svolto pienamente il ruolo di attori del sistema anche durante la fase di sospensione delle attività in presenza realizzando progetti di didattica a distanza e Fism partecipa attivamente al coordinamento pedagogico distrettuale e territoriale confrontandosi sui progetti educativi nell’ottica dell’implementazione della qualità dei servizi, nel rispetto della libertà di scelta delle famiglie.
Lo sottolinea la delibera illustrata dall’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi relativa al nuovo Protocollo e specifiche convenzioni tra il Comune di Modena e le Scuole d’infanzia aderenti alla Fism approvato all’unanimità dal Consiglio comunale giovedì 26 novembre dopo essere stata emendata su proposta del Movimento 5 stelle. L’emendamento (approvato all’unanimità) prevede l’approvazione da parte del Consiglio degli eventuali adeguamenti economici decisi in fase di rinnovo del protocollo. Sono stati respinti, invece, i tre emendamenti proposti da Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia e sottoscritti anche da Lega Modena e Forza Italia: due sottolineavano il carattere di ispirazione cristiana delle scuole Fism come elemento fondante “che implementa la qualità dei servizi offerti dal sistema”. Il terzo evidenziava, nell’ambito dell’impegno per un’offerta formativa di elevata qualità, “la piena libertà di orientamento culturale e di indirizzo pedagogico-didattico” delle scuole.
“Il Protocollo che si è rafforzato in questi mesi – ha affermato l’assessora Baracchi – è stato costruito insieme, nasce da una piena intesa e si inserisce nell’ambito del sistema Modena Zerosei che va a potenziare. Sistema che durante la pandemia ha visto tutti i soggetti partecipanti impegnati a confrontarsi e lavorare assieme sui temi della formazione di educatori, docenti e collaboratori, così come nell’ascolto dei bisogni delle famiglie. Il sistema dimostra maggiormente la propria forza nei momenti di crisi e già in estate noi abbiamo messo il cuore oltre l’ostacolo perché credevamo e crediamo fortemente nella riapertura dei servizi. Un obiettivo che ha richiesto e richiede tuttora una grande professionalità e altrettanta empatia da parte di tutti, educatori, docenti e collaboratori, oltre che la fiducia delle famiglie”.
Il nuovo Protocollo con la Fism ha validità triennale e ha un costo complessivo per il Comune pari a 5.429.000 euro. Prevede un contributo annuo a sezione (per un massimo di 65 sezioni) relativo al funzionamento di base e alla qualificazione dell’attività didattica di 18mila euro che aumenta di 500 euro in ciascuno anno della convenzione; un contributo annuo per partecipare agli itinerari Scuola-città; il rimborso delle rette non addebitate alle famiglie degli alunni in situazione di disagio sociale certificato (erano 347 lo scorso anno); un contributo per insegnanti di sostegno per gli alunni disabili (34 lo scorso anno scolastico). Inoltre, il Comune aumenta il contributo per l’assunzione di due coordinatori pedagogici per le scuole d’infanzia e di un coordinatore pedagogico per i nidi.
Da parte sua, la Fism mette a disposizione delle scuole che aderiscono all’accordo due coordinatori pedagogici e uno per i nidi e anche attraverso i coordinatori pedagogici garantisce l’integrazione degli alunni disabili; sostiene le scuole in merito alla valutazione della qualità e garantisce la disponibilità di posti nel bando annuale all’interno del sistema del Centro unico di prenotazione.
Inoltre, le scuole Fism si impegnano alla realizzazione di un’offerta formativa di elevata qualità; a partecipare a progetti di continuità con la scuola primaria attivati nell’ambito territoriale di competenza; ad assicurare le attività di formazione per gli insegnanti (circa 200 quelli impiegati nei servizi Fism); a incentivare la partecipazione delle famiglie alle attività anche attaverso i Consigli di Gestione e il Consiglio di scuola.
Tra le finalità del Protocollo d’intesa, la necessità di garantire la generalizzazione dell’offerta e il diritto a frequentare la scuola d’infanzia, condizione di uguaglianza di opportunità, a tutti i bambini i cui genitori ne facciano richiesta, senza differenza di genere, nazionalità, condizione sociale, caratteristiche personali.