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Covid, i contributi del Comune alle associazioni culturali modenesi

Un sostegno concreto alle associazioni culturali cittadine messe a durissima prova dall’emergenza sanitaria che per la maggior parte del 2020 ha cancellato spettacolo dal vivo, incontri culturali in presenza e ogni possibile rassegna, mostra o iniziativa “live”. Lo ha disposto il Comune di Modena, con una delibera approvata in Giunta martedì 22 dicembre su proposta dell’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi.

Nell’ambito della manovra finanziaria più complessiva, si stanziano 89mila euro con i quali si raddoppia, a fondo perduto e senza richiesta di ulteriori formalità, l’incentivo per le 40 realtà già beneficiarie del bando di marzo per le attività culturali 2020.
Anche in quell’occasione, infatti, a 40 associazioni erano stati assegnati 89 mila euro totali in quote diverse in relazione ai progetti presentati in settori come musica, teatro, promozione della lettura e cinema documentario, arti figurative e visive.
Ora sarà erogato a tutte un contributo analogo a quello già assegnato, per dare continuità al sostegno alle associazioni, e per non disperderne creatività e operatività, ostacolate dalla situazione di sofferenza economica grave generata con chiusure e lockdown, aggravata ulteriormente dalla seconda fase di pandemia.
“Si tratta di contributi a fondo perduto – spiega Bortolamasi – un aiuto concreto, reso possibile da risorse recuperate grazie al lavoro svolto insieme all’assessorato al Bilancio e al vicesindaco Cavazza. Un sostegno che riteniamo possa rappresentare un segnale per garantire una continuità a chi in questo momento non può trovare altri sostegni alle spese di mantenimento e che assegniamo con fiducia, continuando, insieme, a programmare, progettare ed immaginare la ripresa delle attività, delle iniziative, delle produzioni. Nello stesso tempo – aggiunge l’assessore – vogliamo continuare a mantenere alta l’attenzione su un settore, quello culturale, centrale per vita della comunità. Un settore che non deve scomparire dal dibattito pubblico e non può rischiare di sprofondare nel silenzio. Un silenzio che cercheremo di rompere insieme anche entrando nelle case dei modenesi via internet tv e radio con l’evento di Capodanno alla preparazione del quale stanno lavorando decine di operatori dello spettacolo e della cultura, da mesi fermi con le loro attività”.

















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