E’ morta questa mattina, dopo una lunga malattia, Aude Pacchioni, 94 anni, figura fondamentale del riscatto morale e sociale di Modena durante la Resistenza e la Lotta di Liberazione. Ex partigiana, ex amministratore locale, simbolo del percorso che portò Modena fuori dalla dittatura verso la democrazia, la libertà e il buon governo.
Aude Pacchioni era nata a Soliera nel 1926, da una famiglia di piccoli contadini. Il suo impegno politico maturò durante la Resistenza, quando, ancora giovanissima, fu attiva nella brigata Diavolo, con il nome di battaglia di “Mimma”. Iscritta al Partito comunista già all’indomani della liberazione, ne diresse la sezione femminile nel suo Comune di origine, Soliera. Contestualmente, iniziò la sua militanza nell’Unione Donne Italiane e nel 1948 entrò al sindacato.
Tra il 1948 e il 1953, Aude lavorò come funzionaria alla Confederterra, occupandosi in particolare delle donne contadine. In quegli anni, organizzò le lotte delle mondine per ottenere gli asili nido e promosse esperienze innovative di nidi auto-organizzati nelle campagne. Prese parte, inoltre, alle battaglie per la sistemazione delle case coloniche, che vedevano in prima fila le donne mezzadre.
Conclusa l’esperienza sindacale, nel 1954 Aude assunse la direzione dell’Udi provinciale di Modena, che mantenne fino al 1960. Nel 1956, fu eletta al Consiglio comunale di Modena tra le fila del Pci e nel 1960 assunse l’incarico di Assessore ai Servizi sociali e infanzia.
Come amministratore, si occupò ad ampio raggio dei servizi per l’infanzia, supervisionando la gestione delle colonie estive e promuovendo nuove esperienze come il campeggio per le ragazze. Fu, poi, in prima fila nella realizzazione del primo asilo nido comunale di Modena, che aprì le porte nel 1969, in anticipo rispetto alla legge nazionale che solo nel 1971 attribuì le competenze agli enti locali. A lei si deve anche la costruzione della prima Casa Albergo per anziani, aperta sempre nel 1969.
Negli anni Settanta, Aude assunse la Presidenza degli Istituti ospedalieri; negli anni Ottanta fu nuovamente Assessore al Bilancio poi al Patrimonio. E’ stata Presidente dell’ANPI provinciale per vent’anni.
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Alla notizia della dipartita di Aude Pacchioni, il sindaco di Soliera Roberto Solomita esprime profondo cordoglio a nome dell’amministrazione comunale e della cittadinanza solierese: “La notizia della scomparsa di Aude Pacchioni colpisce in modo particolare la comunità solierese. Aude infatti era nata qui il 18 dicembre 1926 e ha sempre coltivato un rapporto di calore e attenzione con il suo paese natale dove vive ancora parte della sua famiglia, a cui vanno le nostre più sentite condoglianze. Ai nostri ricorrenti inviti a partecipare ad eventi sulla memoria, Aude ha sempre risposto con estreme disponibilità e generosità, offrendo la credibilità della sua presenza. A Soliera Aude ha vissuto gli anni della giovinezza, della guerra e della Resistenza, esperienze fondanti della sua parabola umana e della sua personale statura etico-morale. Soliera – e per essa questa amministrazione – si impegna a promuovere la memoria della sua figura fra i suoi esempi più luminosi.”
Come recita la nota dell’ANPI, “Aude Pacchioni era cresciuta in una famiglia di piccoli coltivatori diretti da papà antifascista e mamma cattolica praticante, e negli anni di guerra scelse presto da che parte stare. Con l’Armistizio dell’8 settembre ’43 la cascina familiare in via Lama divenne un rifugio per soldati sbandati, feriti e fuggitivi dal campo di concentramento e transito di Fossoli. Dopo aver frequentato la scuola fino alla terza ”avviamento”, appena diciottenne, Aude lavorava come impiegata pendolare alle fonderie Rizzi di Modena. Ai primi bombardamenti il papà la tenne a casa, ma subito iniziarono i suoi contatti e il lavoro clandestino con il Comitato di Liberazione Nazionale. Col nome di battaglia “Mimma” militò nella brigata partigiana “Diavolo” che aveva sede a Carpi, occupandosi delle attività di segreteria, soprattutto delle SAP (Squadre di azione patriottica). A seguito dei bandi di reclutamento emessi dalla Repubblica di Salò, fu poi incaricata dal CLN di prendere servizio al Comune di Soliera al fine di fornire alle famiglie dei giovani dei dintorni saliti in montagna false certificazioni che attestassero la loro presenza al fronte. Così poterono essere evitate perquisizioni e razzie da parte dei tedeschi e dei fascisti. Nei giorni della Liberazione, Aude comprese che il suo impegno doveva continuare per la ricostruzione del Paese, non solo materiale, ma anche politica e morale”.
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«Ho appena appreso della scomparsa di Aude Pacchioni, partigiana, pubblica amministratrice, Presidente dell’ANPI provinciale per vent’anni, costruttrice di democrazia e di pace nella nostra provincia e nel nostro Paese. Da lei ho imparato tanto, mi mancherà moltissimo! Non posso dimenticare le riunioni nella redazione di “Resistenza Oggi“, la preparazione della Festa nazionale dell’ANPI a Carpi, o quando, per festeggiare la mia laurea, mi accolse con un mazzo fiori e l’abbraccio più affettuoso che si dedica a un nipote.
Anche a nome dell’Amministrazione Comunale, e dei tantissimi carpigiani che l’hanno stimata e benvoluta, mi unisco al lutto di tutta la comunità dell’ANPI, e mi stringo alla sua famiglia». Così il Sindaco di Carpi, Alberto Bellelli.
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Il ricordo dei segretari provinciale e cittadino del Pd Davide Fava e Andrea Bortolamasi: “Per noi tutti Aude Pacchioni era un simbolo, per il suo coraggio, per la sua lungimiranza, per la sua determinazione. La sua biografia racconta di scelte di vite perseguite sempre nell’interesse della collettività, prima come partigiana, poi come sindacalista, e poi ancora come amministratore locale, sempre dalla parte delle donne e dei più fragili. E’ lei che come assessore contribuisce a costruire, insieme ai sindaci Alfeo Corassori prima e Rubes Triva dopo, il modello di welfare che permetterà alla nostra comunità di crescere nel benessere dopo gli anni durissimi del dopoguerra. Nei racconti di chi ha vissuto quei momenti, si ricorda Aude Pacchioni che girava per la città con in borsa la lista dei bambini ammessi all’asilo o alle colonie estive, la gente la fermava per strada per avere notizie in un rapporto schietto e diretto con i rappresentanti dell’Amministrazione. Una grandissima donna, di una umanità impareggiabile, custode di valori primari, sempre attenta al dibattito politico e democratico. Indomabile anche di fronte ai grandi dolori personali che la vita non le ha certo risparmiato. Aude è stata una dei grandi modenesi capaci di costruire la parte migliore della nostra storia, una protagonista assoluta del ‘900. Aude rappresenta il coraggio e la generosità, la capacità di sacrificio di una generazione che ci ha donato libertà e benessere. Per noi, per il Partito democratico (Aude ha sempre mantenuto la sua iscrizione al Circolo di Modena Est) ma per tutti coloro che l’hanno conosciuta, ha continuato a essere presente e sempre disponibile per un consiglio, uno scambio di vedute, un incoraggiamento, fino all’ultimo. Oggi siamo tutti più soli. Le nostre più sentite condoglianze alla nuora Chiara Barani e al nipote Giovanni Guerzoni”.
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Rifondazione Comunista saluta con cordoglio la scomparsa di Aude Pacchioni “emblema a Modena di una generazione di donne che ha dedicato la propria vita alla lotta sociale. Partigiana, operaia, sindacalista, è stata presidente provinciale dell’Unione Donne in Italia e ha poi rivestito ruoli istituzionali. È stata una delle protagoniste di una politica ormai scomparsa, che ha creato quel modello emiliano di welfare che è stato di ispirazione e guida per tutte le persone che credono in un sociale basato su criteri di uguaglianza ed equità. In particolare ha curato l’apertura dei primi asili nido e delle Case per Anziani. Ha dedicato gli ultimi anni all’ANPI, di cui è stata instancabile presidente provinciale. Il suo insegnamento è in tutta la sua vita, che ci porta non solo a piangerla ma a sforzarci di seguire il suo esempio”.
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Arci Modena esprime cordoglio per la scomparsa di una delle figure di riferimento della comunità, che per il suo impegno politico, sociale e istituzionale resterà indimenticata: “Aude Pacchioni è stata e resta un esempio per tutte e tutti noi, per l’impegno civico, politico e istituzionale. Abbiamo avuto l’onore di percorrere con lei un pezzo di strada, illuminati dalla sua forza e dal suo pensiero, e su quei passi continueremo il nostro cammino, portandola sempre con noi”. Arci Modena esprime cordoglio per la scomparsa di Aude Pacchioni, nella mattina di martedì 12 gennaio, figura di riferimento del mondo politico, istituzionale e associativo modenese. Dopo aver preso parte, giovanissima, alla Resistenza, ha ricoperto diversi ruoli istituzionali e come assessora, ricordiamo, ha promosso l’apertura del primo asilo nido comunale e del primo Alberto per anziani, nel 1969. Sempre guidata da spirito innovatore, con una profonda visione comunitaria e sociale, è stata alla guida dell’Anpi provinciale di Modena per vent’anni, fino al 2018. “Come Arci Modena abbiamo spesso collaborato su progetti di cultura e memoria, campagne sui diritti civili e per la tutela della Costituzione. Aude Pacchioni ha sempre lavorato per costruire una comunità aperta, solidale e dove la libertà e la Costituzione fossero rispettate. La sua scomparsa è una perdita per tutti noi. Ci stringiamo alla famiglia in questo momento di dolore”.
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CNA esprime il proprio dolore per la scomparsa di Aude Pacchioni, partigiana prima, amministratrice pubblica poi, una delle protagoniste della lotta per la Liberazione e che, dopo il 25 aprile 1945, ha avuto un ruolo fondamentale della costruzione del sistema di welfare che caratterizza il nostro territorio.
“Se oggi siamo liberi, liberi di lavorare, liberi di scegliere, lo dobbiamo a donne come Aude, che dopo avere combattuto per la liberà, ha fatto sì che questa si concretizzasse in uno sviluppo per l’intera comunità. Da oggi non è più con noi, ma il suo esempio rimarrà per sempre”, commenta il presidente di CNA Claudio Medici.
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Segreteria Cgil Modena: “È morta stamattina Aude Pacchioni, all’età di 94 anni, staffetta partigiana, una vita impegnata per la sua città con vari ruoli nella vita politica e pubblica dal dopoguerra ad oggi.
Agli esordi della sua carriera politica è anche componente dell’Udi modenese e sindacalista della Federmezzadri nazionale della Cgil. È stata membro della Commissione femminile della Federazione comunista modenese e nell’VIII congresso è stata eletta nel comitato centrale del PCI. Nel ’56 è eletta consigliere comunale a Modena e ininterrottamente sino al 1985. È stata, fra gli altri, anche assessore alla Sanità e Servizi sociali e poi anche al Bilancio e al Patrimonio.
Nel 1999 è stata presidente dell’Anpi modenese sino al 2018, incarico che ha ricoperto con prestigio e autorevolezza e molto ascoltata anche a livello nazionale.
Nel suo ruolo di presidente dell’Anpi modenese ha spesso condiviso con la Cgil e le associazioni democratiche della società civile, le battaglie per la difesa della democrazia, dei diritti, della libertà dei valori di giustizia sociale e contro ogni deriva xenofoba è razzista, e con uno sguardo sempre rivolto al futuro.
La Cgil la ricorda come una delle persone pubbliche che ha più contribuito alla trasformazione sociale economica e politica dell’attuale società di Modena.
Aude Pacchioni va ricordata per la coerenza del suo impegno per una società più giusta e pienamente democratica, per la sua curiosità verso le nuove generazioni. Quando lasciò la presidenza dell’Anpi alla vigilia del suo 92esimo compleanno, lo fece proprio nell’ottica di valorizzare le generazioni più giovani.
La Cgil la ricorda come una compagna appassionata, generosa e sempre in prima fila per una società più giusta, equa, inclusiva e rispettosa dei diritti di tutti”.
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“Esprimo alla famiglia di Aude Pacchioni il cordoglio per la dolorosa scomparsa. Donna di grande personalità, la ricorderemo, da modenesi e da esponenti politici, per l’impegno costante, per la tenacia e la forza che l’hanno sempre contraddistinta, fino all’ultimo, nella sue battaglie condotte a livello politico ed istituzionale. Stimolo costante ad una riflessione politica che, seppur da posizioni diverse, aveva nel bene di Modena l’obiettivo comune”. Così Piergiulio Giacobazzi, Capogruppo Forza Italia Consiglio Comunale Modena.
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Un’autentica “Madre della Repubblica”, un patrimonio per tutta la comunità modenese, un punto di riferimento per chiunque volesse ispirare la propria attività politica e l’impegno nelle istituzioni ai valori di libertà e democrazia. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ricorda così Aude Pacchioni, scomparsa all’età di 94 anni dopo una vita “spesa al servizio del bene comune”, prima come partigiana poi con l’attività politica, come consigliera comunale e assessora, contribuendo, tra l’altro, alla nascita del primo asilo nido in città, nel 1969, e alla costruzione del modello di welfare che ha caratterizzato le amministrazioni locali del territorio e ha visto il suo impegno continuare negli anni.
“Parlare di Aude – spiega Muzzarelli – significa per me parlare di una persona di famiglia, una di quelle che hai sempre amato. Il bene comune era al centro della sua vita: la valorizzazione della comunità, la sua crescita e il ruolo di tutte e tutti per la conquista della democrazia e dei diritti, passo dopo passo. Era consapevole – aggiunge il sindaco – che avremmo vissuto meglio solamente mantenendo le conquiste ottenute con tanti sacrifici, a partire dalla stagione della Resistenza: i diritti, il lavoro, il ruolo delle donne nella società, il rispetto e l’amore per le istituzioni democratiche”.
Muzzarelli ricorda come “non avesse ancora 17 anni quando, con l’Armistizio dell’8 settembre 1943, la cascina familiare divenne un rifugio per soldati sbandati, feriti e fuggitivi dal campo di concentramento e transito di Fossoli. Poco dopo iniziò l’attività clandestina con il Cln e militò nella brigata partigiana Diavolo con il nome di battaglia di Mimma”.
Nel Dopoguerra si impegnò a livello sindacale, a favore di braccianti e mondine con la Federmezzadri, e in politica nel Pci. Venne eletta consigliera comunale la prima volta nel 1956 e riconfermata fino al 1985. Per dieci anni, con il sindaco Alfeo Corassori, fu anche assessora a Sanità e Servizi sociali, poi assunse le deleghe a Bilancio e Patrimonio, con il sindaco Rubes Triva. Fu assessora anche con i sindaci Germano Bulgarelli e Mario del Monte.
Dal 1986 ha guidato l’Azienda per il Diritto allo studio e poi, fino all’estinzione del 2016, l’Opera pia “Casa di riposo”.
Per vent’anni, tra il 1999 e il 2018, ha presieduto l’Anpi provinciale e nel 2003 il presidente Carlo Azeglio Ciampi, le ha conferito l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica.
“Aude era un grande patrimonio per tutta la comunità modenese, un’autentica Madre della Repubblica – continua Muzzarelli – e rappresentava un riferimento per tutti noi che sapevamo di potere sempre contare sui suoi consigli lucidi, ispirati alla storia democratica di Modena, con i valori di democrazia e libertà a guidarla per tutta la vita. Quei valori erano nel suo cuore e sono la sua preziosa eredità, insieme all’antifascismo, che è memoria ed è al contempo il suo lascito per assicurare che quel passato non torni. Così com’era sensibile e intelligente nella vita pubblica, sempre disponibile per la comunità – conclude il sindaco -, lo era anche in quella privata, composta per la perdita del figlio e l’amore espresso per il nipote”.
La figura di Aude Pacchioni sarà ricordata giovedì 14 gennaio in Consiglio comunale a Modena. Lo annuncia il presidente Fabio Poggi che, in un messaggio di cordoglio a nome di tutti i gruppi consiliari, ha sottolineato il suo lungo impegno come amministratrice pubblica caratterizzato “da una forte determinazione e grande apertura e capacità di dialogo”.
Aude Pacchioni è stata eletta in Consiglio comunale la prima volta nel 1956 ed è stata confermata, ininterrottamente, in tutte le elezioni fino al 1985. In quei trent’anni ha ottenuto incarichi come assessore con i sindaci Alfeo Corassori, Rubes Triva, Germano Bulgarelli e Mario del Monte.
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Il commento del deputato Pd Piero Fassino: “Nella vita di Aude Pacchioni c’è la storia del nostro Paese e di quelle donne che con coraggio generosità, dedizione hanno combattuto per restituire libertà all’Italia e poi hanno costruito la democrazia facendone diventare protagoniste grandi masse. Partigiana, sindacalista, amministratrice con i sindaci Corassori, Triva, Bulgarelli e Del Monte, dirigente di partito, ha dedicato ogni sua energia al bene della comunità modenese. E ancora in questi ultimi anni da presidente dell’Anpi di Modena è stata in prima linea nel contrastare ogni forma di rigurgito neofascista, di intolleranza, di razzismo, di violenza. Grazie Aude. Ti porteremo sempre nei nostri cuori”.
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“La scomparsa di Aude Pacchioni è una grave perdita non solo per chi con lei aveva da anni un rapporto personale di amicizia e stima, ma per tutta la nostra Comunità. Aude seguiva la vita della cooperazione modenese con passione e attaccamento, ben attenta a ritrovare in ogni gesto, in ogni nostra scelta quei valori che ci univano, a partire dalla difesa attiva e quotidiana dei principi di democrazia, eguaglianza e libertà sanciti dalla Costituzione Repubblicana. Ogni occasione per noi era preziosa per godere della sua insostituibile testimonianza storica che è stata, e sarà sempre, di grande esempio e stimolo per le cooperatrici e i cooperatori modenesi”. Così Andrea Benini, Presidente di Legacoop Estense
Francesca Federzoni e Enrico Manni, Vicepresidenti.
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“Aude Pacchioni è stata partigiana coraggiosa, donna impegnata nelle Istituzioni, amministratrice pubblica. Ma soprattutto, è stata un esempio: di come si possa servire il proprio Paese e la propria comunità con passione e competenza, avendo come faro niente altro che il bene comune”. E’ il ricordo di Aude Pacchioni, del presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
“E’ stata un punto di riferimento. Aude ha dedicato la propria vita all’impegno per la collettività- sottolinea Bonaccini-, rendendo concreti e difendendo i valori nei quali si crede. Per me, poi, è una perdita anche sul piano personale: mi ha insegnato tanto e per la mia generazione ha rappresentato un modello, con la sua vita davvero esemplare. Mi stringo con affetto sincero ai famigliari, ai quali va il cordoglio mio personale e della Giunta regionale, per ricordare la sua figura e l’insegnamento che ha dato a tanti di noi. Vicinanza che esprimo a nome dell’intera comunità emiliano-romagnola”.
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I Consiglieri regionali PD Palma Costi, Francesca Maletti, Luca Sabattini: “Aude Pacchioni, volto della Resistenza modenese, ci ha lasciati. Una grande donna, una politica ed amministratrice indimenticabile, lungimirante, sempre attenta al benessere dei cittadine e delle cittadine. Valori profondi di democrazia e antifascismo; una idea di “politica” e di coerenza nell’impegno quotidiano da rilanciare. Una donna che ha dimostrato con i fatti come lo sguardo femminile arricchisce tutti”.
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«Un simbolo della Resistenza partigiana, protagonista della ricostruzione postbellica e della nascita del modello emiliano di welfare; un esempio di tenacia, lungimiranza e impegno al servizio della giustizia sociale e dei più deboli». E’ il ricordo del presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei nell’esprimere il proprio cordoglio.
«Nelle numerose volte in cui ci siamo visti, in questi anni, mi ha sempre colpito quanto, Aude, fosse tenace e vitale e, nonostante una storia solcata dal dramma della guerra, sia sempre stata una persona attenta a seminare per il futuro. Spesso – continua Tomei – la cerimonia del 25 aprile era l’occasione per scambiare qualche considerazione sulla società di oggi, e Aude non mancava mai di pensare al domani, ai giovani, alla comunità che avrebbe voluto lasciare alle nuove generazioni».
Il sistema dei servizi sociali, ricorda Tomei «a partire dagli asili nido, tuttora eccellenze riconosciute a livello internazionale, l’attenzione e la sensibilità, come amministratore pubblico, affinché la ricostruzione e il tumultuoso sviluppo degli anni ’60 fossero all’insegna dell’equità e delle opportunità per tutti, a partire dalle donne, rappresentano i tratti distintivi del suo impegno; un’eredità culturale ancora oggi fonte di ispirazione e un esempio di impegno politico rivolto interamente al servizio della comunità e dei giovani, a cui ha dedicato gran parte della sua vita, nell’educazione sociale, nel rispetto del prossimo, nella ricerca della verità storica di una stagione che ha segnato indelebilmente il nostro Paese e le nostre terre».
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Anche la Cisl piange la scomparsa di Aude Pacchioni: «Ha incarnato l’antifascismo e ha dedicato la sua vita alla costruzione di una società modenese libera e democratica – dichiara il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta – Aude Pacchioni è stata e sarà sempre un esempio per chi, anche nel sindacato, s’impegna per il benessere non solo economico della nostra comunità».