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Inquinamento: misure emergenziali prorogate a Modena sino a mercoledì 20

Proseguono fino a mercoledì 20 gennaio compreso le misure emergenziali che, come previsto dalla nuova manovra antinquinamento della Regione Emilia Romagna, si basano su una modalità “predittiva” e sull’aumento dei giorni di controllo che sono il lunedì, mercoledì e venerdì (passando da due a tre).

Le misure emergenziali sono state attivate venerdì 15 gennaio da Arpae sulla base delle previsioni di superamento dei valori limite giornalieri delle PM10 e sono state confermate anche per i prossimi tre giorni, in quanto è previsto il superamento del valore limite in almeno una stazione di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico sia per oggi, lunedì 18 gennaio, giorno di controllo, che per i prossimi due giorni. L’obiettivo dell’applicazione della nuova modalità è ridurre significativamente gli accumuli di polveri sottili, intervenendo in anticipo. Il raggiungimento del livello di allerta è segnalato con un bollino rosso nel Bollettino emesso da Arpae, consultabile sul sito dell’agenzia (www.liberiamolaria.it).

Il Bollettino emesso nella giornata di oggi, in particolare, indica il mantenimento dello stato di allerta smog per la provincia di Modena e per le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Bologna e Ferrara, e l’attivazione dello stato di allerta per le province di Ravenna e Forlì-Cesena. In tutte le provincie della Regione, eccetto quella di Rimini, quindi, saranno in vigore le misure emergenziali.

Il provvedimento estende il divieto di circolazione anche ai veicoli diesel Euro 4 in tutta l’area inclusa all’interno delle tangenziali di Modena, dalle 8.30 alle 18.30. Oltre ai diesel Euro 4, si fermano anche i veicoli più inquinanti già bloccati durante la settimana in applicazione della nuova manovra ordinaria: i veicoli a benzina fino agli Euro 2, quelli a gpl/benzina e metano/benzina fino agli Euro 1, ciclomotori e motocicli fino agli Euro 1.

Con l’emergenza, sono previsti anche il divieto di utilizzo di biomasse per il riscaldamento delle unità immobiliari dotate di riscaldamento multicombustibile; l’obbligo di ridurre di almeno un grado la temperatura negli ambienti di vita riscaldati (massimo 19° C, più 2 di tolleranza, nelle case, negli uffici, nei luoghi per la attività ricreative o di culto, nelle attività commerciali e nelle attività sportive e fino a 17° C, più 2 di tolleranza, nelle sedi di attività industriali e artigianali), con l’esclusione di ospedali, cliniche, case di cura e istituti scolastici; il divieto di bruciare sterpaglie, residui di potatura, simili e scarti vegetali di origine agricola in tutto il territorio comunale. Attivo anche il divieto di spandimento liquami, con l’eccezione dello spandimento effettuato con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo.

La nuova, e più rigorosa, manovra antismog regionale prevede il prolungamento fino al 30 aprile dei limiti alla circolazione per i veicoli più inquinanti, fermando però i diesel Euro 4 solo nelle domeniche ecologiche e durante le misure emergenziali. Cambia, appunto, il meccanismo per l’applicazione delle misure emergenziali e prevede anche un incremento dei controlli sul rispetto delle disposizioni quantificato in base alle dimensioni del Comune interessato: per Modena (che rientra nella fascia dei Comuni sopra i centomila abitanti) sono previsti almeno 1.200 controlli all’anno.

La Regione ha previsto infine che dal 24 gennaio tutte le domeniche diventino domeniche ecologiche, cosa che a Modena avviene già dal 2018. Da quella data, nelle domeniche ecologiche saranno in vigore le stesse regole applicate durante le misure emergenziali.

















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