In occasione della festività di San Geminiano, patrono della città di Modena, il 31 gennaio di ogni anno si corre la tradizionale “Corrida”, manifestazione sportiva che quest’anno, nel rispetto delle restrizioni legate alla contingente situazione sanitaria, è stata organizzata in modalità virtuale, con corse in solitaria e post sui social.
Nello scorso fine settimana, l’Accademia Militare ha simbolicamente partecipato alla 47ª edizione della manifestazione organizzando – all’interno della caserma “Montecuccoli” e nel pieno rispetto delle norme vigenti per il contrasto ed il contenimento da COVID-19 – una staffetta della durata di 48 ore da venerdì 29 a domenica 31 gennaio, 24 ore per corso, che ha visto gli Allievi Ufficiali del 201° “Esempio” e del 202° “Onore” suddivisi in squadre da 6 componenti correre, unitamente alle rispettive linee di comando, portando al seguito una bandiera tricolore passata tra gli staffettisti ogni 10 minuti. Al termine della manifestazione, alla presenza del Comandante dell’Accademia Militare, Generale di Brigata Rodolfo Sganga, il Caposcelto di Reggimento, Allievo Ufficiale Irene Annassunta Incarnato, ha omaggiato del tricolore il Sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli.
L’attività, ideata per creare amalgama nell’ambito dei due Corsi del Reggimento Allievi e sviluppata con l’intento di accrescere lo spirito di corpo e il senso di appartenenza, ha avuto un duplice scopo: da un lato, consolidare nei giovani Allievi la consapevolezza dei valori della professione militare e delle tradizioni che il motto “UNA ACIES” riassume, ovvero “ognuno deve fare la propria parte per concorrere all’obiettivo comune, il risultato finale è più della somma dello sforzo di tutti e non è lasciato alle sole capacità dei più bravi”; dall’altro, nella considerazione che la distanza percorsa dal tricolore è stata di 530 km, la staffetta è stata simbolicamente associata ad un fatto storico verificatosi tra il 21 gennaio e il 17 febbraio 1945, allorquando 17 Alti Ufficiali italiani prigionieri di guerra dei tedeschi nel corso della tristemente nota “marcia della morte dei Generali”, durante l’evacuazione dal campo di concentramento OF 64/Z di Schokken (oggi Skoki in Polonia) fino al campo di Luckenwalde (una cinquantina di chilometri a sud di Berlino), percorsero a piedi quasi interamente i 500 km che separavano le due località. L’eroica impresa, compiuta in condizioni ambientali e operative proibitive ed il fatto che la metà dei generali, ex Allievi dell’Accademia Militare, furono trucidati strada facendo e che sei di loro vennero decorati con la M.A.V.M., ha rappresentato un importante momento formativo dall’elevato valore etico e motivazionale per la trasmissione delle tradizioni militari alle future generazioni di Ufficiali dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri.
Gli Allievi Ufficiali hanno percorso complessivamente 3075 km, pari alla distanza che unisce in linea d’aria tutti i capoluoghi di regione italiani.