Nel 2020, l’anno della pandemia del coronavirus, l’emergenza sanitaria ha segnato la vita di tutte le comunità colpite lasciando traccia anche sulla demografia, nella crescita della mortalità, e nella frenata dei flussi e dei movimenti delle persone. La fotografia scattata come ogni anno dall’Ufficio comunale di Statistica rivela una situazione in controtendenza nella quale si è confermata l’attrattività di Bologna rispetto ad altre grandi città italiane: sotto le Due Torri la popolazione è rimasta stabile e la natalità si mantiene su livelli elevati, con una lieve crescita rispetto al 2019.
La popolazione e le famiglie
A Bologna la popolazione al 31 dicembre 2020 risulta stabile con 391.412 abitanti (-0,1% in un anno, circa 570 persone in meno). Gli over 65 sono un quarto della popolazione (oltre 96.200 persone, di cui 35.321 vivono sole), gli over 80 sono il 9,3% dei residenti (36.555). A Bologna vivono 54.540 minori che appartengono a 35.804 famiglie, di queste sono circa 29.000 le famiglie con almeno un minore under 14 anni.
Sotto le Due Torri risiedono 209.249 famiglie, con 1,85 componenti in media. I nuclei unipersonali sono i più numerosi (110.225, pari a oltre la metà delle famiglie bolognesi; 52,7%). Spesso più famiglie anagrafiche condividono l’alloggio con altre; la prevalenza delle persone effettivamente sole (che non coabitano con altri nuclei familiari) si riduce a circa 76.200.
La dinamica migratoria
Nel 2020 la pandemia e le conseguenti misure di contenimento hanno determinato una frenata delle intense dinamiche migratorie, in ingresso e in uscita, che da sempre caratterizzano Bologna. Nonostante questo, la città mantiene la capacità attrattiva con un saldo migratorio positivo per 1.788 abitanti, seppure inferiore alla media del quinquennio 2015-2019 (+2.845).
Il bilancio è in attivo con le altre regioni italiane (+3.152 abitanti) e con l’estero (+928 persone) nonostante il blocco delle frontiere durante il lockdown. Sono invece 2.126 i residenti che hanno scelto di lasciare la città e trasferirsi nei comuni dell’area metropolitana.
La natalità
Nel 2020 a Bologna sono nati 2.976 bambini (+9 nati rispetto 2019), nonostante la congiuntura sfavorevole, la natalità è ai livelli di fine anni ’70 (relativamente elevata per la nostra città) e lievemente inferiore alla media del quinquennio 2015-2019.
I bambini nati fuori del matrimonio sono il 42,6% dei neonati (in complesso 1.268), mentre sono 1.708 i bambini nati da coppie coniugate (57,4% del totale).
In calo i nati da coppie di nazionalità straniera (722; -7% rispetto al 2019), che sono quasi un quarto dei nati in città. Sono 306 bimbi che hanno un genitore italiano e uno straniero.
La mortalità
Nel corso del 2020 anche a Bologna si è registrato un innalzamento della mortalità: sono deceduti 5.338 residenti (+11,8%). Dopo un primo bimestre caratterizzato da una mortalità decisamente bassa (tendenza registrata anche a livello nazionale), ad aprile si è raggiunto il picco massimo di 634 decessi (+71,5% rispetto alla media mensile 2015-2019) successivamente la mortalità è ritornata sui livelli medi del periodo, ma l’arrivo della seconda ondata della pandemia ha influito sul numero complessivo dei decessi che a dicembre sono stati 546 (+44,6% in più rispetto alla media mensile del quinquennio precedente) e 571 a novembre (+33,6% rispetto alla media mensile 2015-2019).
I residenti stranieri
A Bologna, dopo un notevole flusso migratorio dall’estero iniziato negli anni Novanta, nel corso degli ultimi anni il numero degli stranieri si è stabilizzato intorno alla soglia delle 60.000 unità. Nel 2020 si registra un modesto decremento annuo (-0,3%).
Gli stranieri residenti costituiscono il 15,5% della popolazione di Bologna.
Le donne sono la maggioranza (32.710 contro 27.797 uomini), anche se si riscontrano ancora notevoli differenze tra le varie nazionalità, è spiccata la prevalenza femminile tra quelle dell’Europa orientale e maschile tra i cittadini del medio ed estremo oriente, nonché dell’Africa centro-settentrionale.
Gli stranieri che vivono sotto le due torri sono soprattutto europei (42,4%) e asiatici (36,6%).
La componente straniera è assai eterogenea, basti pensare che a Bologna sono presenti ben 152 nazionalità: le più rappresentate sono Romania con 10.300 residenti seguono a distanza Filippine (5.002) e Bangladesh (4.916).
Matrimoni e unioni civili
Durante il lockdown nel 2020 le cerimonie civili e religiose sono state sospese e nel periodo successivo le misure imposte dalla pandemia hanno comportato molte restrizioni: questo ha acuito il declino della nuzialità che da tempo si verifica a Bologna.
Nel 2020 sono stati celebrati 652 matrimoni (minimo storico dal 1871).
I riti religiosi hanno risentito maggiormente della forte riduzione: nel 2020 le nozze in chiesa sono state 85, quelle in Comune 567. La riduzione è più contenuta per le unioni civili: in tutto 39, 10 in meno rispetto al 2019.