Sono iniziati oggi i lavori di adeguamento della sede del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Correggio. A fare visita al cantiere erano, questa mattina, il Sindaco Ilenia Malavasi e il Direttore generale dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia Cristina Marchesi.
L’intervento è finalizzato a un’organizzazione degli spazi più compatibile con la situazione epidemica: una nuova camera calda di accesso e un’area per la gestione dei pazienti con sospetta infezione da Covid-19, dotata di ingresso autonomo e di impianto per adeguati ricambi aria e pressione negativa.
La conclusione dei lavori, che interessano un’area di circa 500 metri quadrati di superficie e richiedono un investimento di 1.252.000 euro, è prevista entro l’estate 2021.
Gli accessi alla struttura ospedaliera non saranno interessati dall’area del cantiere, per questo il percorso delle ambulanze, dell’automedica e dell’auto infermieristica non avrà variazioni.
Il Sindaco Ilenia Malavasi ha commentato: “L’apertura di questo cantiere è un momento molto significativo per la città e per i cittadini che rappresento. Lo scorso febbraio, a inizio della pandemia, abbiamo assunto una decisione difficile per aiutare la tenuta della rete ospedaliera e contenere la pressione sulla sanità pubblica, decidendo di chiudere due servizi di pronto soccorso a livello provinciale, tra cui Correggio, prendendoci l’impegno di riaprirli appena possibile. Avevamo già annunciato questo investimento, dandone notizie su progetto e tempistiche necessarie. Si tratta di un passo avanti significativo, non solo perché porterà i correggesi e tutti i cittadini del nostro distretto a vedere nuovamente operativo il PS, in locali protetti e adeguati rispetto a tutte le normative sulla sicurezza, ma anche come simbolo di quella ripartenza, di cui tutti abbiamo un grande bisogno. Come comunità stiamo ancora vivendo una situazione difficile, in cui la nostra priorità di amministratori è sempre stata la tutela della salute dei cittadini, in particolare di quelli più in difficoltà. Il pronto soccorso, rinnovato e attrezzato per far fronte ai bisogni delle persone e alle necessità degli operatori, ci permette di guardare al futuro con una maggiore fiducia nel percorso che dovrà portarci a riappropriarci di spazi e di servizi pubblici d’eccellenza, così sacrificati in questi mesi a causa della pandemia”.
“L’Azienda USL di Reggio Emilia è stata chiamata a riorganizzarsi, come tutte le aziende del Servizio Sanitario Nazionale, per fronteggiare possibili emergenze attraverso il potenziamento dei settori sui quali l’epidemia da Covid-19 ha avuto maggiore impatto” ha spiegato Cristina Marchesi, Direttore generale dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia “Stiamo progressivamente attivando tutti i cantieri, con un impegno supplementare in un periodo già complicato. L’intervento è destinato a garantire maggiore sicurezza a operatori e pazienti, rendendo più fluida anche la routine clinica”.
Adeguamento alle condizioni di emergenza epidemica: il finanziamento ministeriale
Come annunciato nei mesi scorsi, lo stanziamento straordinario di fondi da parte del Ministero della Salute, destinato alle aziende sanitarie impegnate ad applicare le normative anti-contagio, ha interessato l’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia per quasi 16 milioni di euro (precisamente 15.769.476 euro), cui si aggiungono 676.740 euro di fondi aziendali, per un totale di 16.446.216 euro.
Nel rispetto delle Linee di indirizzo per il potenziamento della rete ospedaliera per emergenza Covid-19 (in attuazione del’art.2 del D.Lgs. 34/2020), le risorse sono state destinate a progetti di adeguamento dei Pronto Soccorso degli ospedali provinciali e dei settori di assistenza intensiva e semintensiva. L’obiettivo generale è di rendere compatibile alle esigenze dettate dalla situazione epidemica quanto già esistente in fatto di dotazioni, spazi di lavoro e percorsi.
I progetti per la riorganizzazione della rete di Emergenza-Urgenza provinciale
Investimento complessivo: 8.157.780 euro
Per i servizi di emergenza-urgenza dei 6 ospedali della provincia di Reggio Emilia sono stati progettati interventi che interessano la distribuzione degli spazi e sono accomunati dalla necessità di individuare un punto di pre-triage in corrispondenza della c.d. camera calda. L’obiettivo è la divisione del flusso dei pazienti negativi da quelli sospetti di positività al virus Covid-19. In ciascuna sede è prevista la realizzazione di un doppio accesso: uno per gli approfondimenti in area a pressione negativa, uno per il PS tradizionale in assenza di sintomatologia riconducibile al virus.
In ogni PS quest’impostazione è stata declinata sugli spazi esistenti e secondo la vocazione dello stabilimento ospedaliero. Anche gli impianti subiranno un rinnovamento, con particolare attenzione a nuove apparecchiature di trattamento, filtrazione e distribuzione dell’aria con regolazione automatica.
L’impatto dell’emergenza Covid-19 sugli ospedali
Dall’analisi dei dati emersi nella prima e seconda ondata pandemica è stato rilevato che circa il 5% dei pazienti positivi al virus hanno avuto necessità di ricovero ospedaliero e, di questi, circa il 15% è stato destinato alla terapia intensiva o ad area ad alta intensità di cura per periodi di qualche settimana. Nella fase più complicata dell’epidemia, inoltre, una parte della pressione derivante dalla richiesta assistenziale si è riversata sui Pronto Soccorso ospedalieri con un numero di accessi assai più elevato rispetto agli standard.
L’incertezza sull’andamento della curva epidemica ha reso evidente la necessità di rendere definitive alcune soluzioni provvisorie adottate nella fase emergenziale e di introdurne di nuove, con l’obiettivo di tenere separati e sicuri i percorsi per i pazienti positivi e creare aree di permanenza dedicate a chi è in attesa di diagnosi.
Nella foto, da sinistra: Antonio Di Mare (Direttore Ospedali Area Nord), Stefano De Pietri (Direttore Dipartimento Emergenza Area Nord), Ilenia Malavasi, Cristina Marchesi, Angela Accardo (Direttore medico Ospedale Correggio), Annalisa Bonanno (Referente Infermieristico Pronto Soccorso), Morena Martinelli (Responsabile Professioni Sanitarie Correggio).