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“Italia: lo Stato dell’arte”. UniCredit organizza tre incontri per fare il punto sull’Industria culturale e creativa

Nel 20191 in Italia  l’industria culturale e creativa fatturava quasi 96 miliardi di euro e attivava altri settori dell’economia, arrivando a muovere nell’insieme 265,4 miliardi, equivalenti al 16,9% del valore aggiunto nazionale. Una ricchezza che si rifletteva in positivo anche sull’occupazione: il solo sistema produttivo culturale e creativo dava lavoro a 1,55 milioni di persone, che rappresentano il 6,1% del totale degli occupati in Italia. Con l’avvento del Covid i musei hanno perso circa 80 milioni di euro; il cinema quasi 120 milioni, gli spettacoli musicali 350 milioni. Al contrario i canali digitali hanno registrato un vero e proprio boom delle sottoscrizioni. Nelle prime settimane di lockdown l’audience è cresciuta più del 100%. Anche i segmenti più tradizionali dell’industria culturale hanno sfruttato le potenzialità offerte dal digitale per mantenere viva la relazione con il proprio pubblico.

Alla luce di questo scenario e per analizzarne gli aspetti in chiave di sostegno alla crescita del comparto, UniCredit prosegue il dialogo anche con questa parte produttiva del Paese. Lo fa realizzando “Italia: lo Stato dell’arte”, un approfondimento in tre incontri digitali volti ad esplorare il mondo del lifestyle italiano, coinvolgendo in un confronto costruttivo le eccellenze dei settori che ne costituiscono l’ossatura, come l’audiovisivo, il turismo culturale e l’arredo e design urbano. In ciascuna tappa è previsto un focus sull’evoluzione digitale dei singoli comparti. In una fase successiva verrà lanciato un progetto trasversale sulle imprese della filiera culturale sulla base degli input emersi.

“Italia: lo Stato dell’arte” prende il via oggi, con un incontro digitale dedicato ai dialoghi su teatro, cinema e arte. La giornata è stata aperta da Remo Taricani, Head of Retail Italy UniCredit e da Francesco Rutelli, Presidente ANICA (partner della tappa). E’ seguita poi la presentazione di uno studio Nomisma (partner della tappa) sul settore e un talk con Patrizia Asproni, Presidente Confcultura (partner della tappa); Giampaolo Letta, AD e VP Medusa Film; Pierluigi Sacco, Professore Ordinario di Economia della Cultura alla IULM; Carlo degli Esposti, Fondatore di Palomar; Andree Ruth Shammah; Regista e Presidente Teatro Franco Parenti; moderato da Cristiano Seganfreddo, Direttore di Flash Art. Le conclusioni sono state affidate a Remo Taricani.

“Oggi proseguiamo il percorso avviato lo scorso anno con le iniziative “The Age of New Visions”, a sostegno della moda Made in Italy, e “The Italian Way”, viaggio virtuale attraverso le eccellenze locali – ha dichiarato Remo Taricani, Head of Retail Italy di UniCredit- lanciando   un’iniziativa specifica dedicata alla cultura, uno tra i settori più impattati dalla pandemia e che, ancora oggi, continua a soffrire. Un comparto inserito tra i pilastri chiave del Piano Nazionale di Resilienza e Ripartenza (PNRR), con una destinazione di oltre 6 miliardi di euro finalizzati principalmente ad incrementare il livello di attrattività del sistema culturale e turistico del Paese attraverso la modernizzazione delle infrastrutture, materiali e immateriali. Quella che abbiamo dunque in questa fase, grazie alle risorse finanziarie messe in campo da istituzioni nazionali ed europee, è un’opportunità unica per rilanciare l’economia del nostro Paese attraverso il sostegno ai settori fulcro della nostra economia. Un’occasione che dobbiamo cogliere tutti come sistema, facendo rete e puntando sulla sinergia tra pubblico e privati”.

La crisi provocata dal Covid-19 potrebbe rappresentare l’occasione per compiere quel processo di digitalizzazione del settore che stentava a prendere piede e che potrebbe consentire al comparto di rispondere ad esigenze di modalità di fruizione più flessibili e personalizzate.

In questo contesto, il fattore strategico sembra essere la capacità di innovare, sperimentando nuovi linguaggi capaci di: utilizzare la presenza online non come fine ma come mezzo per integrare l’offerta e proporre esperienze di maggiore qualità; trasformare il modello di business creando contenuti, prodotti e servizi che integrino la sola bigliettazione come fonte di ricavo; generare nuova domanda, intercettando i fabbisogni di un mercato sempre più evoluto.

Il percorso proseguirà il 13 luglio con un confronto dedicato al Turismo culturale e il 15 luglio con un focus su Arredo e design.

 

















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