ROMA (ITALPRESS) – “C’è una variante super diffusiva, che prima si è presentata nel Regno Unito e poi in Spagna e Portogallo e che di certo arriverà anche da noi. In questa situazione non piacevole, ci fa star bene vedere che, dove il tasso di vaccinazione è ampio, si è protetti dalle forme gravi. Invece di morire una persona infettata ogni 50, infatti, a perdere la vita è una su mille”. Lo afferma in un’intervista al quotidiano La Repubblica Sergio Abrignani, immunologo dell’Università di Milano e membro del Comitato Tecnico Scientifico, spiegando che l’Italia deve osservare come vanno le cose nel Paese guidato da Boris Johnson per decidere che interventi fare qui da noi: “Soprattutto, vediamo l’impatto dei casi gravi che, per adesso, non sembrano tanti. Il Covid potrebbe diventare come un’influenza”.
“Noi ci aspettiamo un pò meno protezione però non stiamo mollando tutto come gli inglesi e poi abbiamo molti meno casi di loro, cioè in media un migliaio contro oltre 30mila al giorno.
Comunque, in un mese e mezzo arriveremo ai loro stessi numeri”, sottolinea Abrignani.
Le vaccinazioni “sono l’unica certezza che abbiamo. Una dose protegge comunque dalla malattia grave – prosegue -. Sappiamo poi dagli studi di Israele che di fronte alla variante Delta due dosi di Pfizer proteggono meno dalla malattia lieve o asintomatica, visto che la copertura scende dal 94 al 64%, ma sono comunque efficaci contro le forme più pesanti, visto che le due percentuali sono rispettivamente 95 e 93%”.
(ITALPRESS).
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