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A Modena nasce l’Osservatorio delle Politiche Pubbliche

Dall’impegno di amministrazione comunale e università nasce a Modena l’Osservatorio delle Politiche Pubbliche, un progetto innovativo nei contenuti e nelle modalità sviluppato nell’ambito di Modena Città Universitaria, l’accordo quadro che si prefigge azioni per promuovere la città universitaria, ma anche lo scambio di competenze ed esperienze tra i due enti.

Infatti, tra i 12 tavoli tecnici previsti dall’accordo firmato lo scorso anno dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dal rettore Carlo Adolfo Porro, uno è dedicato appunto allo scambio di competenze e all’avvio dell’Osservatorio che funzionerà come un’antenna sull’attività dell’amministrazione pubblica coniugando ricerca e innovazione, valorizzando esperienze fatte e promuovendone altre per rispondere a esigenze concrete, soprattutto ai fini della valutazione delle politiche e dei servizi, anche nell’ottica della loro riprogettazione. Il Tavolo tecnico ha già portato alla sottoscrizione da parte di Comune e Unimore della convenzione per l’attivazione di una borsa di studio, finanziata dal Comune, per un dottorato di ricerca in Lavoro, sviluppo e innovazione presso la Fondazione Marco Biagi.
Attività e finalità dell’Osservatorio delle Politiche Pubbliche sono state presentate giovedì 15 luglio in Municipio dall’assessore alla Cultura con delega alla Città universitaria Andrea Bortolamasi insieme al prorettore di Unimore Gianluca Marchi con Tommaso Fabbri direttore del Dipartimento di Economia Marco Biagi e Daniela Migliozzi responsabile dell’ufficio Sviluppo organizzativo, programmazione, Città universitaria della Direzione generale del Comune.
“È un esempio, concreto – ha affermato l’assessore Bortolamasi – di collaborazione e cooperazione tra Comune ed Ateneo, impegnati nel rafforzare il disegno di una città sempre più universitaria. Il progetto era uno dei principali previsti dall’Accordo quadro e vederlo realizzato, dopo neanche un anno dalla firma è un segnale tangibile di impegno reciproco. Una modalità innovativa di collaborazione e ‘reclutamento’ di competenze, con il Comune che sponsorizza un dottorato di ricerca. Il progetto ha inoltre un forte valore politico: le attività e le funzioni attribuite all’Osservatorio delle Politiche pubbliche locali anche ai fini della valutazione e progettazione dei servizi, per un Comune sempre più efficiente”.
“Nell’immaginare il futuro di Modena come città universitaria – ha aggiunto il prorettore Marchi – Unimore e Comune di Modena hanno, da subito, colto l’importanza di operare in una cornice in cui scambio di informazioni e di competenze fossero al centro dell’azione collaborativa. Il progetto sull’Osservatorio delle Politiche pubbliche è il primo segnale tangibile di questo modello di collaborazione, basato sull’evoluzione delle competenze e sull’apprendimento reciproco tra le due istituzioni, nel campo specifico della valutazione delle politiche pubbliche e della qualità dei servizi”.
L’Osservatorio intende valorizzare, da una parte, l’esperienza dell’amministrazione comunale in materia di carte dei servizi, valutazione della performance, indagini di gradimento, indagini di opinione, condotte anche attraverso un panel di cittadini residenti che conta circa 7mila adesioni volontarie, dall’altra, le competenze sviluppate presso il Dipartimento di Economia Marco Biagi di Unimore nell’ambito della valutazione delle politiche pubbliche.
Gli enti coinvolti condivideranno quindi esperienze e competenze su tematiche attuali e strategiche connesse anche alle recenti normative in tema di misurazione e valutazione della performance e accountability (rendicontazione e trasparenza), gradimento dei servizi, indicatori di risultato e d’impatto e indicatori locali del Benessere equo e sostenibile (i Bes, inclusi dal 2018 tra gli strumenti di programmazione e valutazione della politica economica nazionale).
In particolare, l’attività dell’Osservatorio sarà finalizzata a rilevare le percezioni dei cittadini in merito al gradimento dei servizi, le opinioni su diversi temi della città, gli indicatori di attività (output) e di impatto (outcome) delle politiche pubbliche anche in un’ottica di accountability e bilancio sociale.
L’Università rappresenta quindi garanzia di scientificità del progetto, mentre il Comune, che eroga i servizi e ne controlla la qualità, dovrà assicurare applicabilità dei contenuti.

 

LA RICERCA AL SERVIZIO DELL’INNOVAZIONE

La convenzione per l’attivazione di un dottorato di ricerca triennale nell’ambito del Corso di dottorato in Lavoro, Sviluppo e Innovazione istituito presso la Fondazione Marco Biagi è una delle prime azioni concrete dell’Osservatorio delle Politiche Pubbliche a cui hanno dato vita il Comune di Modena e Unimore nell’ambito di Modena Città Universitaria.

Il dottorato è finanziato dal Comune che in tal modo si fa promotore di una ricerca in ambito scientifico finalizzata a necessità concrete: la borsa di studio dovrà coniugare l’attività di ricerca con la capacità di sviluppare progetti innovativi in grado di avere ricadute positive concrete sul territorio.

Il Comune vuole garantire infatti la trasparenza dell’azione amministrativa attraverso la misurazione dei risultati conseguiti nell’erogazione di servizi e nella rendicontazione ai cittadini. Al tempo stesso, per migliorare le politiche pubbliche e orientare le scelte future, deve poter disporre di dati sulla base dei quali valutare l’impatto della propria azione su cittadini e città. Di qui l’esigenza di avviare una collaborazione sistematica con l’università e in particolare con la Fondazione Biagi, per definire una metodologia valida per la valutazione d’impatto.
Il dottorando, che sarà selezionato dall’Università a ottobre e svolgerà un progetto di ricerca col coordinamento di un tutor accademico e di uno interno al Comune, sarà in primo luogo impegnato in due ambiti di forte interesse per l’amministrazione comunale. Dovrà sviluppare innanzitutto la valutazione del risultato delle politiche pubbliche locali, a partire dall’attuale piattaforma di accountability, in un’ottica di trasparenza, inclusione e osservazione degli impatti e dai principali strumenti di programmazione e controllo dell’ente. Inoltre, partendo dall’esperienza dell’amministrazione comunale in materia, dovrà sviluppare l’impianto complessivo delle indagini di customer rispetto ai servizi dell’ente (educativi, sociali, culturali) anche per cogliere eventuali mutamenti nei bisogni e nelle esigenze degli utenti. Entrambe le attività confluiranno nella complessiva valutazione della performance organizzativa dell’ente con l’ulteriore obiettivo di diffondere la cultura del dato e del risultato nell’amministrazione.

(immagine di repertorio)

















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