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Contratti pubblici, finanziamenti, contributi, autorizzazioni e concessioni: la Regione mette in campo una nuova procedura per identificare operazioni sospette

L’impegno per fare argine al rischio di riciclaggio di denaro ‘sporco’, che potrebbe insinuarsi anche nelle attività della pubblica amministrazione, si struttura ancora di più. Da oggi, infatti, la normativa provvisoria transitoria viene sostituita da una procedura innovativa, grazie alla quale è possibile mettere sotto una lente in modo sempre più efficace i contratti pubblici, i finanziamenti e contributi ma anche le autorizzazioni e le concessioni.

È quanto ha messo in campo la Regione Emilia-Romagna che, con un provvedimento approvato nel corso dell’ultima seduta, d’intesa con l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa, ha previsto una nuova procedura per l’attuazione della normativa nazionale ed europea, per la lotta ai fenomeni di riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa o relativa al finanziamento internazionale del terrorismo. Un programma per attuare nell’amministrazione, in maniera efficace e diffusa, le rilevazioni per il tema dell’antiriciclaggio.
Così la Regione si pone fra le amministrazioni pubbliche più avanzate in Italia nella lotta al fenomeno del riciclaggio.

La misura, in attuazione della normativa nazionale ed europea, consente di contrastare i fenomeni di riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa o relativa al finanziamento internazionale del terrorismo. Sarà condivisa con oltre 250 amministrazioni pubbliche dell’Emilia-Romagna attraverso la rete per l’integrità e la trasparenza.
La procedura approvata sarà seguita da una fase di sperimentazione e di formazione per il personale dipendente delle aree a rischio.

“La legalità deve essere al centro di ogni nostra politica”, afferma l’assessore regionale al Bilancio Paolo Calvano. “Per questo, seguendo le direttive nazionali ed europee, abbiamo deciso di dotarci di uno strumento utile e all’avanguardia per contrastare operazioni sospette. Proseguiamo così anche l’importante lavoro di condivisione delle procedure, attuata mediante la rete per l’integrità e la trasparenza che coinvolge quasi 250 amministrazioni pubbliche del territorio regionale. Rete che sul tema dell’antiriciclaggio sta già lavorando proficuamente”.

L’antiriciclaggio è un fenomeno particolare che passa fra operazioni apparentemente lecite che possono creare possibili problemi, interessando principalmente alcuni settori. Verrà posta particolare attenzione ai settori dei contratti pubblici, rispetto al quale sarà coinvolta l’Agenzia per lo sviluppo dei mercati telematici (Intercent-ER), dei finanziamenti e contributi ed a quelli delle autorizzazioni e concessioni.

















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