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Modena e i comuni della provincia per affrontare il tema della sicurezza stradale

Affrontare il tema della sicurezza stradale a 360 gradi coinvolgendo, assieme al Comune capoluogo anche i Comuni della provincia, non solo nei controlli stradali coordinati, ma anche sotto i profili della prevenzione e dell’educazione nei confronti di tutte le tipologie di utenti della strada e soprattutto dei giovani per incidere sui comportamenti che sono più spesso causa di incidenti stradali, come la guida sotto l’effetto di alcol o droghe.

È l’obiettivo generale del progetto “Sicurezza stradale: azioni integrate per la prevenzione e il contrasto alla guida sotto l’effetto di sostanze psicoattive che ha capofila il Comune di Modena e vede aderire il Servizio Dipendenze patologiche dell’Ausl, l’Unione Comuni dell’area Nord, l’Unione Comuni Terre di Castelli, il Comune di Castelfranco e con la collaborazione della Prefettura di Modena.
Candidato all’avviso pubblico della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la selezione di progetti per la promozione, il coordinamento e il monitoraggio di attività di prevenzione, sperimentazione e contrasto all’incidentalità stradale alcol e droga correlata, il progetto elaborato dall’Ufficio Legalità e sicurezze del Comune di Modena si è aggiudicato un finanziamento di 350 mila euro.

Si inserisce inoltre negli obiettivi generali del Quadro dell’UE 2021-2030 per la sicurezza stradale-Prossime tappe verso l’obiettivo “zero vittime” e a livello locale nel Patto per Modena città Sicura tra la Prefettura e il Comune di Modena. Intende dunque consolidare l’azione coordinata svolta sul territorio dalle forze di polizia, potenziando la formazione, oltre che mettendo a sistema le procedure condivise, e sviluppare interventi di prevenzione specifici. Inoltre, nel rispetto delle misure anticovid che impongono il distanziamento, saranno sperimentati, interventi di sensibilizzazione con nuove modalità che riescano più facilmente sensibilizzare i giovani, ma non solo, e con riferimento anche alla nuova micromobilità che si sta diffondendo nei centri urbani.

PROMUOVERE LA GUIDA CONSAPEVOLE

È uno dei principali obiettivi del progetto. Nel 2019 gli incidenti stradali nell’intera provincia furono 2.631 e hanno causato la morte di 57 persone, di cui 17 in città

Nel 2019 nel territorio della provincia di Modena si sono verificati 2.631 incidenti stradali che hanno causato la morte di 57 persone e il ferimento di 3.503. Rispetto al 2018, in cui ci sono stati 2.625 incidenti e 39 morti, a fronte di un leggero aumento degli incidenti (+0,2%) si è verificato però un considerevole aumento dei morti (+46,2%) mentre sono in lieve calo i feriti ( -1,5%).

Nella città di Modena, nello stesso anno, si sono verificati 960 incidenti stradali (38 meno che nel 2018) che hanno causato la morte di 17 persone (7 più che nel 2018) e il ferimento di altre 1.255 (54 meno del 2018): rispetto al 2018 si è verificato dunque un calo di incidenti e feriti, ma un aumento di incidenti mortali.

I veicoli coinvolti sono per lo più autovetture (71%), seguito da velocipedi (11%) e da autocarri (quasi 6%). In città, è nella fascia oraria tra le 16 e le 18 che sono avvenuti maggiormente gli incidenti (24,5%), poi nella fascia 10-12 (18,3%) e 7-9 (16,4%). In queste tre fasce orarie sono avvenuti il 70,6% di incidenti mortali.

Nel fine settimana (dalle 22 del venerdì alle 6 del lunedì) le persone più coinvolte in incidenti hanno un’età tra i 40 e i 64 anni (32,6%), seguono quelle con età tra i 18 e i 24 anni (27,5%) e tra i 25 e i 39 anni (il 25,9%).

Per contrastare l’incidentalità e ridurre il numero delle vittime il progetto “Sicurezza stradale: azioni integrate per la prevenzione e il contrasto alla guida sotto l’effetto di sostanze psicoattive” agisce su controlli, educazione e prevenzione, promozione della guida.

Quindi se da una parte si punta a potenziare i controlli stradali coordinati anche a livello provinciale, dall’altra si vuole investire in prevenzione, formazione e educazione con percorsi info-educativi e formativi che affronteranno in maniera multidisciplinare e integrata la problematicità dei sinistri stradali.

Infine, il progetto vuole promuovere la guida consapevole soprattutto nelle giovani generazioni: l’obiettivo è sensibilizzare il più possibile i giovani, che spesso sottovalutano il rischio, ma anche i patentati di lungo corso, al fenomeno dell’incidentalità correlata all’uso di alcol e droghe, coinvolgendo anche altri cittadini, gestori di locali, polisportive, scuole e associazioni in una logica di responsabilità collettiva.

SERVIZI CONGIUNTI DELLE POLIZIE LOCALI

Controlli coordinati sul territorio provinciale, ma anche nei luoghi della ‘movida’ e, in città, sarà prestata attenzione pure alla micromobilità: bici e monopattini

Controlli coordinati su strade provinciali e urbane di diversi territori comunali, ma anche mirati ai mezzi pesanti e altri condotti nelle strade urbane e nei centri storici negli orari della “movida” che presteranno attenzione anche alla micromobilità.

Sono alcune tra le azioni progetto “Sicurezza stradale: azioni integrate per la prevenzione e il contrasto alla guida sotto l’effetto di sostanze psicoattive” che il Comune di Modena, capofila del progetto, attuerà insieme agli altri enti che hanno aderito: l’Unione Comuni dell’area Nord, l’Unione Comuni Terre di Castelli e il Comune di Castelfranco.

Se sono almeno otto i servizi di controllo stradale coordinati che si svolgeranno nelle medesime giornate e fasce orarie, preferibilmente la sera, svolti dalle Polizie locali degli enti coinvolti nel progetto, il Comune di Modena insieme alla Motorizzazione civile svolgerà anche specifici servizi di controllo stradale rivolti ai conducenti di mezzi pesanti. Gli operatori saranno inoltre impegnati in appositi e diversi servizi sulle strade urbane e nei centri storici in occasione della ‘movida’, con controlli anche sulla micromobilità, come biciclette e monopattini che, da poco introdotti, sono molto utilizzati dai giovani, non sempre in modo corretto.

Il progetto prevede anche formazione specifica per tutti gli operatori delle forze di polizia, organizzata dal Comune di Modena attraverso la Scuola Interregionale di Polizia Locale. I corsi rivolti agli operatori coinvolti nei controlli stradali riguarderanno le misure di contrasto della guida sotto l’effetto di sostanze psicoattive, ma anche le misure anti-covid da adottare.

SIMULATORI ED EVENTI ALCOL FREE

Strumenti innovativi per far sperimentare ai giovani gli effetti al volante di uno stato psicofisico alterato. Iniziative per coinvolgere docenti, genitori e gestori dei locali

Il progetto “Sicurezza stradale: azioni integrate per la prevenzione e il contrasto alla guida sotto l’effetto di sostanze psicoattive”, promosso dal Comune di Modena insieme enti locali modenesi, porterà in classe e nei centri di aggregazione giovanili esperti sul tema, come personale dell’Ausl e operatori di Polizia locale, ma anche simulatori di guida di ultima generazione. L’obiettivo è affiancare alle metodologie tradizionali strumenti innovativi che consentano di sensibilizzare anche giovani e giovanissimi alla guida consapevole.

Saranno potenziati, infatti, i percorsi didattici di educazione stradale nelle scuole, oltre che nei centri di aggregazione. L’uso di simulatori di guida, pensati per riprodurre le condizioni di guida in stato di alterazione psico-fisica mediante effetti visivi e sui tempi di reazione dei comandi, permetterà ai giovani di “sperimentare” i pericoli in cui si incorre mettendosi alla guida dopo aver consumato alcol e droghe, quindi con uno stato fisico alterato. I corsi con gli esperti o con l’utilizzo di tecnologie informatiche consentiranno di approfondire, inoltre, gli aspetti legati alle conseguenze amministrative e penali che tali comportamenti possono avere.

Diversi tipi di percorsi info/formativi saranno rivolti a soggetti del settore pubblico, privato e associativo a vario titolo coinvolti. È prevista, per esempio, una formazione specifica per operatori e educatori di centri di aggregazione giovanile e associazioni giovanili sul tema della prevenzione della guida in stato d’ebbrezza e in stato psicofisico alterato, con il coinvolgimento delle associazioni di promozione sportiva. Percorsi formativi saranno rivolti anche a insegnanti e genitori, quali adulti di riferimento per i giovani.

A Modena saranno organizzati interventi mirati anche per cittadini stranieri e un’informazione specifica sarà pensata per i gestori di esercizi pubblici, come bar, locali e discoteche per responsabilizzarli al tema. Più in generale, il progetto prevede eventi di prossimità rivolti a tutta l’opinione pubblica: non solo stand informativi, ma anche giornate “alcool free” con il coinvolgimento degli esercenti pubblici. Durante le iniziative potranno essere distribuiti materiali informativi ed etilometri monouso.

In programma, inoltre, una campagna informativa che prevede di utilizzare canali televisivi e radiofoni, ma anche i social e per parlare il linguaggio dei giovani sarà lanciato anche un contest per la realizzazione di un video.

Infine, il Servizio Dipendenze patologiche dell’Ausl rimodulerà anche in modalità interattiva a distanza, in considerazione delle misure anti Covid, i corsi info-educativi motivazionali “Guida sicura senza alcol e sostanze” di primo e secondo livello per recidivi. Rivolti a conducenti che hanno già violato gli articoli del Codice della Strada relativi alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, i corsi puntano a far acquisire la consapevolezza che alcol e sostanze stupefacenti sono un pericolo per la salute pubblica e promuovono l’adozione di comportamenti responsabili e sicuri alla guida. Rientrano, per altro, nel percorso di rivalutazione dell’idoneità alla guida da parte delle Commissioni mediche locali.

















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