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Novellara: Sabar inaugura il nuovo parco didattico e rilancia il progetto “Mettiamo radici per il futuro”

Sabar (Servizi Ambientali Bassa Reggiana), in collaborazione con Regione Emilia-Romagna, Progetto “Mettiamo radici per il futuro” e Unione Bassa Reggiana, invita i cittadini all’evento “Alberiamoci!”, per celebrare gli alberi e la loro importanza per il Pianeta.

Sabato 25 settembre, alle ore 10:00, presso l’impianto SABAR di Via Levata 64 a Novellara, inaugura il Bosco Didattico con il direttore di S.a.Ba.r. Marco Boselli, l’assessore regionale all’ambiente Irene Priolo e il sindaco di Novellara Elena Carletti, referente per l’Unione Bassa Reggiana. Un appuntamento da non mancare che si svolgerà nel rispetto delle normative anti Covid vigenti, con green pass. Sarà l’occasione per visitare il nuovissimo parco, conoscere chi lo ha progettato, chi lo ha piantumato, chi se ne prende cura e chi vi propone percorsi per le scuole del territorio. Si scopriranno i progetti didattici dell’anno scolastico  2021/22 con Marco Benelli, responsabile progetto scuola Ecosapiens. Si potranno visitare gli impianti Sabar per far conoscere in modo trasparente il lavoro sui rifiuti: le visite guidate, a partire dalle ore 10, si terranno ogni mezzora fino alle ore 12 (ultima visita). E ad ogni visitatore presente all’inaugurazione verrà regalata una piantina da mettere a dimora nel proprio giardino. Una iniziativa inserita nell’ambito del progetto regionale “Mettiamo radici per il futuro” che mira a trasformare l’Emilia Romagna nel ‘Corridoio Verde d’Italia” e che Sabar Spa ha rilanciato per sensibilizzare la popolazione sui temi della biodiversità e sostenibilità ambientale e contribuire ad aumentare i polmoni verdi nel nostro territorio. Un obiettivo che l’azienda stessa della Bassa ha voluto concretizzare subito, partecipando lo scorso anno al bando regionale e piantumando circa 1.200 alberi per la realizzazione del nuovo bosco all’interno dello stabilimento, al confine tra i comuni di Novellara e Cadelbosco Sopra. Si tratta del terzo bosco realizzato dall’azienda sui propri terreni. Del resto, Sabar non si occupa solo di rifiuti ma da anni propone progetti di educazione ambientale in collaborazione con le scuole e con associazioni di esperti in didattica ambientale presso gli 8 Comuni della Bassa Reggiana.

 

“Non è la prima volta che Sabar apre le porte al territorio – dichiara il direttore Marco Boselli – per mostrare con la massima trasparenza tutte le attività di cui ci occupiamo da anni, dalla raccolta dei rifiuti alla gestione delle isole ecologiche, dal trattamento del verde alla produzione dell’alga spirulina, dal riciclaggio di materie plastiche e cellulosiche alla didattica ambientale per bambini e adulti, grazie alla realizzazione all’interno della nostra proprietà di ben tre boschi didattici. Con l’iniziativa di sabato prossimo vogliamo far sapere che tutti i cittadini possono facilmente richiedere e ritirare alberi, messi a disposizione dalla Regione  nei prossimi 5 anni di mandato del Presidente Bonacini, da piantumare a casa propria e dare così il proprio contributo all’ambiente e al progetto ‘Radici per il futuro’ che S.A.BA.R. sostiene e realizza attraverso l’inaugurazione del nuovo Parco Didattico”.

 

UN BOSCO PER LA DIDATTICA DEI BAMBINI E L’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI

Il nuovo parco didattico di Sabar occupa una superficie di terreni agricoli di 9.600 metri quadrati destinati a bosco permanente, dove sono state messe a dimora 1.118 piante di diverse essenze, finalizzate all’incremento del patrimonio verde e forestale della Regione Emilia Romagna. In particolare, si tratta di 946 essenze autoctone fra Carpino bianco (Carpinus betulus), Farnia (Quercus robur),
Frassino ossifillo (Fraxinus excelsio), Bagolaro (Celtis australe), Ontano nero (Alnus glutinosa Gaertner), Acer campestre (Acer campestris), Tiglio Spp (Tlia cordata, T. Platiphyllos), Ciliegio selvatico (Prunus avium), Gelso nero (Morus nigra), Gelso bianco (Morus alba), Noce (Juglans regia),
Nocciolo (Corylus avellana), Pero selvatico (Pyrus piraster), Orniello (Fraxinus ornus), e 172 specie arbustive: Olivello spinoso (Hippophe ramnoides), Cresoino (Berberis vulgaris),
Ligustrum selvatico (Ligustrum vulgare), Cotinus (Cotynus coggygria), Frangola (Rhamus frangola), Alaterno (Rhamnus alaternus).

In questo nuovo parco saranno realizzati progetti di didattica per bambini dalle scuole dell’infanzia alle classi superiori e di educazione e sensibilizzazione ambientale di cittadini adulti, in collaborazione con Ecosapiens, cooperativa che si occupa di sostenibilità a 360 gradi con imprese private ed enti pubblici. Da questa collaborazione sono nati percorsi formativi molto apprezzati che hanno visto arrivare in Sabar, negli ultimi 5 anni scolastici, oltre 16mila ragazzi e 1.000 insegnanti dei comuni consorziati, i quali hanno potuto scoprire non solo come funziona la gestione dei rifiuti e il recupero dei materiali, mission primaria dell’azienda, ma anche come queste funzioni si possano coniugare con lo sviluppo di boschi, creatori di ossigeno e portatori di biodiversità, in una discarica esaurita.

 

IL PROGETTO REGIONALE: “RADICI PER IL FUTURO”

Quattro milioni e mezzo di alberi in più nei prossimi cinque anni, uno per ciascuno dei suoi abitanti, per fare diventare l’Emilia-Romagna il “Corridoio Verde” d’Italia. Una nuova pianta per ogni residente, a partire dalle prime 500 mila che saranno piantate già quest’anno e che cresceranno nei giardini privati e delle scuole, in aree pubbliche e private e che si vanno ad aggiungere alle 200mila annuali che già la Regione distribuiva tramite i propri vivai. Un’operazione senza precedenti che porterà all’aumento del 20% del verde nelle città alla fine del 2024: 5 metri quadri in più per ogni abitante.

Il 22 giugno 2020 è stato aperto il bando riservato ai vivai dell’Emilia-Romagna per la distribuzione gratuita degli alberi a cittadini, enti locali, istituti scolastici, associazioni e imprese. A sostenere l’intervento nel suo complesso, un maxi-finanziamento di 14,2 milioni di euro che la Regione si impegna a mettere in campo fino al 2024, con la prima tranche da 1,6 milioni di euro immediatamente disponibile.

Per ogni area dell’Emilia-Romagna – pianura, costa, collina, montagna – è stato definito uno specifico elenco di essenze, per lo più autoctone, tra le quali si potranno scegliere quali mettere a dimora, ritirandole dai vivai. Tutti gli alberi, di alta qualità per assicurarne l’attecchimento, saranno geolocalizzati per seguirne la crescita uno per uno.

Tutte le informazioni sul progetto, l’elenco degli alberi che possono essere piantati per zona territoriale e dei vivai autorizzati per il ritiro delle piante si trovano sul sito: http://radiciperilfuturoer.it/

 

S.A.BA.R. NON SOLO RIFIUTI – L’azienda Servizi Ambientali Bassa Reggiana, costituita da 8 comuni del distretto (Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio, Reggiolo), svolge servizi di raccolta rifiuti, gestione isole ecologiche, cimiteri, illuminazione pubblica, impianti di produzione di energia rinnovabile, manutenzioni varie e interventi di efficientamento energetico di scuole nel comprensorio della Bassa Reggiana. L’impianto di Novellara, oltre a trattare i rifiuti degli otto comuni, si occupa di avviare a recupero carta, cartone, vetro, plastica, verde urbano e tante altre tipologie di rifiuti prodotti da cittadini e aziende della provincia di Reggio Emilia. Inoltre, con il biogas prodotto dalla discarica produce energia elettrica e calore che alimentano svariate serre per la produzione di basilico e alga spirulina.

 

















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