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Settimana “VIVA”: rianimazione cardiopolmonare

Cosa fare se una persona si sente male? Come e quando usare il defibrillatore? È difficile o è possibile per tutti? Per scoprirlo basta partecipare sabato 16 ottobre in piazza Matteotti a Modena, dalle ore 15 alle 19, alla dimostrazione organizzata dal Servizio Emergenza Territoriale 118 dell’Azienda USL di Modena con i volontari di Anpas, Croce Rossa e Amici del Cuore, in occasione della Giornata della rianimazione cardiopolmonare.

Nel 2013 è stata istituita dall’Italian Resuscitation Council la Settimana Viva dedicata all’importanza della rianimazione cardiopolmonare e all’ utilizzo precoce del DAE (Defibrillatore semiautomatico esterno), settimana che quest’anno ricorre dall’11 al 17 ottobre e a Modena avrà il suo momento clou nella Giornata del 16 ottobre, scelta appunto dal SET118 e dalle Associazioni di volontariato per organizzare l’evento aperto a tutti i cittadini.

In piazza Matteotti saranno allestite cinque postazioni in cui gli operatori del 118 e i volontari mostreranno la cosiddetta ‘catena della sopravvivenza’, tutte le procedure che deve compiere la persona presente che assiste ad un malore, compreso l’utilizzo del defibrillatore: la chiamata al 118, il massaggio cardiaco seguendo le indicazioni dell’operatore al telefono, l’utilizzo del defibrillatore fino all’arrivo del mezzo di soccorso, con una vera ambulanza che sarà presente in Piazza Matteotti.

L’ultima postazione è dedicata alle manovre di disostruzione pediatriche, anch’esse fondamentali per intervenire in modo tempestivo e salvare una giovanissima vita. Al termine del percorso verrà rilasciato ai partecipanti una sorta di ‘attestato simbolico’ in ricordo della giornata.

Imparare la rianimazione cardiopolmonare è un atto d’amore verso il prossimo – sottolinea Stefano Toscani Direttore del Dipartimento interaziendale di Emergenza-Urgenzala formazione è semplice e alla portata di tutti e consente di avere strumenti per salvare ogni anno, secondo i dati nazionali, almeno 100mila persone da morte cardiaca improvvisa, che colpisce con o senza segni e sintomi premonitori. Le manovre di rianimazione e l’utilizzo precoce del defibrillatore da parte della popolazione opportunamente formata potrebbero consentire di recuperare fino al 60% delle persone colpite da arresto cardiaco”.

 

I DATI

Ogni anno, in Italia, oltre 50.000 persone sono vittime di un arresto cardiaco: secondo i dati di 118 Regione Emilia-Romagna, intervenendo rapidamente con la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione molte persone potrebbero essere salvate, defibrillare entro 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto cardiaco può portare la sopravvivenza fino al 50-70% dei casi.

In provincia di Modena sono attualmente presenti circa 500 defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) registrati nel Registro tenuto dal Servizio Emergenza Territoriale 118 di Modena: ogni defibrillatore, che sia per uso privato o in ambienti pubblici, deve essere regolarmente registrato. Il possessore può anche, eventualmente, acconsentire all’inserimento del proprio defibrillatore in un sistema informatico che, attraverso una app scaricabile sul cellulare, mostra al Servizio 118 gli apparecchi presenti in una data zona in caso di malore. In seguito alla recente legge approvata nel luglio scorso, che stabilisce l’obbligo di defibrillatore semiautomatico esterno in tutti gli edifici pubblici, il numero di defibrillatori presenti sul territorio modenese potrebbe a breve aumentare. La stessa legge prevede che qualunque persona – che sia o non sia operatore sanitario – possa utilizzare un defibrillatore semiautomatico esterno purché abbia frequentato il corso di formazione specifico.

















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