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Agricoltura, danni alle pere da funghi patogeni, la Provincia: “Servono fondi per gli interventi delle aziende”

Servono risorse straordinarie a sostegno delle imprese agricole per combattere e prevenire i danni ai pereti, provocati da agenti patogeni fungini come la “maculatura bruno e il “cancro da valsa”. Lo chiede la Provincia in un ordine del giorno, approvato all’unanimità, lunedì 29 novembre, dal Consiglio provinciale.

Il documento scaturisce da una proposta dei consiglieri del gruppo Uniamoci, modificata durante la discussione, con il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei che ha espresso «la preoccupazione per la situazione di un settore d’eccellenza che è strategico per tutta economia modenese».

La Provincia chiede alla Regione di verificare tutte le fonti di finanziamento disponibili, a partire dal Piano di sviluppo rurale, per favorire «soluzioni agronomiche integrative alla classica difesa chimica ed il supporto a pratiche a basso impatto ambientale, non sostenibili da parte delle aziende» visto anche che «è ormai difficilmente supportabile e purtroppo di limitata funzionalità l’esclusiva integrazione di ulteriori fungicidi».

La crisi frutticola che sta investendo l’Emilia-Romagna – si legge nel documento illustrato da Antonio Platis, «non ha precedenti; solo quest’anno la raccolta è ridotta a un sesto della produzione» una situazione che riguarda «a livello regionale circa 20 mila aziende agricole, 60 mila lavoratori e un patrimonio di oltre 50 mila ettari complessivi di frutteti, senza contare il valore economico dei settori della trasformazione, distribuzione e dell’indotto».

La causa sono due agenti patogeni, la “maculatura bruna del pero” e il “cancro da valsa”, che sono in grado di grado di causare ingenti danni sull’intero pereto; l’obiettivo dei contributi è quello di favorire soluzioni agronomiche che hanno un costo fino a oltre cinque mila euro per ettaro.

Le aziende  «faticano a caricarsi di ulteriori spese – conclude il documento – data la difficoltà economica causata dalle ultime due annate, segnate da gravissimi danni qualitativi»; per questo la Provincia chiede contributi specifici per sostenere gli interventi di prevenzione delle imprese.

 

















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