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Fine settimana di controlli per la Polizia Locale di Bologna

È stato un fine settimana particolarmente intenso per la Polizia Locale, quello appena trascorso, impegnata nei controlli finalizzati a garantire il rispetto della normativa di contrasto al covid 19 con attenzione all’obbligo del green pass rafforzato e al divieto di assembramento.

Si è partiti giovedì sera, proseguendo il venerdì e il sabato, con il personale del reparto di Polizia Commerciale che ha visitato 27 locali e identificato oltre 250 clienti, sia in centro storico sia in periferia. In zona ospedale Bellaria un ristorante, in regola con la normativa Covid, è stato sorpreso mentre svolgeva attività di intrattenimento e pubblico spettacolo senza alcuna autorizzazione: dopo gli accertamenti, tuttora in corso, sarà sanzionato. Venerdì sera invece i controlli sono continuati senza riscontrare irregolarità, fino a che intorno alle 23 in zona Mercato delle Erbe, gli agenti si sono imbattuti in un assembramento di persone sia all’esterno sia all’interno di un locale. Normative Covid disattese, musica ad altissimo volume, dj alle prese con una consolle professionale, luci colorate da discoteca e due dipendenti privi di mascherina, questo il quadro che si è presentato agli operatori. Dopo aver fatto cessare la musica e disperso gli avventori, sono scattati i verbali, sei in tutto, per un totale di quasi tremila euro di sanzioni.

Dai controlli del sabato sera invece, sono emerse due irregolarità collegate al possesso del green pass rafforzato nei ristoranti da parte dei clienti. In un locale della zona universitaria infatti, in una tavolata di dieci persone, un cliente è risultato sprovvisto di green pass: pare che abbia eluso la verifica del gestore usando il certificato di un’altra persona, ma gli accertamenti sono ancora in corso per capire la dinamica. In un altro locale, poco distante, a finire nei guai è stato un turista austriaco in possesso di un certificato non rilevato dai nostri applicativi in quanto collegato ad un vaccino non riconosciuto in Europa. Per l’uomo e il gestore che lo aveva lasciato entrare, sono scattate le sanzioni.

















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