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Appennino, 2021 positivo per l’Unione dei Comuni

Il 2021 si chiude con un risultato importante per l’Unione dell’Appennino e per gli 11 comuni montani che la compongono.

E’ stato approvato, infatti, il bilancio di previsione 2022-2024 sia dell’Unione che dell’Istituzione dei servizi sociali e culturali. Un risultato importante avvenuto in tempi rapidi, cosa che non era mai accaduta, e che arriva alla fine di un anno che ha visto risultati positivi difficilmente pensabili solo qualche tempo fa. L’obiettivo raggiunto è frutto di un lavoro di squadra dove lo scopo non era appena far quadrare i conti.

Se il 2020 è stato l’anno in cui si è lavorato per sistemare i problemi legati alla liquidità di cassa e ad alcuni servizi non pienamente funzionali, il 2021 è stato l’anno della possibile svolta. Prima con l’approvazione del rendiconto di bilancio 2020 che ha azzerato il disavanzo tecnico, costruito per gestire i crediti di dubbia esigibilità accumulati negli anni precedenti. Un’operazione che aveva creato timori e polemiche, e che, invece, si è rilevata vincente. La difficile condizione si è risolta senza chiedere nessun contributo aggiuntivo ai Comuni.

Sempre nel 2021 c’è stata la vittoria del bando nazionale sulla qualità dell’abitare (Pinqua) che porterà ai comuni 15.000.000 di investimenti legati a riqualificazioni e rigenerazioni urbane di spazi ed edifici; progetti che intendono rispondere a tante esigenze diversificate su tutto il territorio appenninico.

In estate ci sono stati l’implementazione e il rinnovamento di servizi importanti quali quelli sociali e di forestazione. Ora l’approvazione del bilancio di previsione che permetterà all’Ente di essere perfettamente operativo da gennaio. Il tutto senza chiedere un solo euro in più ai comuni aderenti.

L’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese è considerata dalla stessa Regione Emilia-Romagna come la più complessa di tutte, a causa della particolarità e fragilità del territorio e dell’alto numero di comuni coinvolti. Questo, dà il senso dell’importanza dei risultati raggiunti e della soddisfazione dell’intera Giunta, che, nonostante le differenze territoriali e di sensibilità politiche (o forse proprio per questo), ha trovato sempre la quadra sulle varie decisioni, anche difficili e sofferte, da prendere.

Giuseppe Argentieri, presidente dell’istituzione dei servizi sociali, culturali e educativi, e sindaco di Vergato, sottolinea: “Il 2021 è stato un anno particolarmente impegnativo ma anche ricco di grandi soddisfazioni. L’emergenza covid ha aumentato in maniera esponenziale la pressione sui servizi sociali che gestiamo e sul nostro apparato operativo. La visione condivisa tra tutti i sindaci sull’utilizzo dei fondi covid messi a disposizione per l’emergenza alimentare ed economica ci hanno permesso di dare risposte puntuali ed omogenee a tutti i cittadini della nostra Unione senza lasciarne indietro nemmeno uno. La competenza, la serietà, lo spirito di servizio e collaborazione delle lavoratrici e lavoratori dei servizi sociali sono stati gli elementi fondamentali per navigare nelle difficili acque che il 2021 ci ha fatto vivere. Ringrazio tutti il personale dell’Unione, ognuno nel proprio ruolo, per gli importanti e non banali risultati ottenuti.”

Maurizio Fabbri, presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, nonché sindaco di Castiglione dei Pepoli, non nasconde la sua soddisfazione: “Questi risultati sono il frutto di un lavoro serio che mette l’interesse del territorio appenninico al primo posto. Sono anni difficili e ci sono tanti pregiudizi e ostilità da superare. Ma abbiamo preso delle scelte chiare e nette, figlie di una visione che supera i campanili e gli interessi di parte e che guarda al governo largo di tutto il territorio e dei cittadini residenti. Non solo abbiamo sistemato il bilancio senza chiedere risorse aggiuntive ai comuni, ma abbiamo rilanciato investendo in nuovi servizi, soprattutto sociali, e progettando insieme bandi per attrarre risorse sul territorio. I 15 milioni del bando Pinqua sono un risultato straordinario, ma non ci fermiamo qua. Deve essere da modello per il futuro: insieme siamo più forti, i risultati lo dimostrano.”

















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