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Confcommercio: il caos organizzativo dell’Ausl nella gestione dei tamponi rischia di costare caro alle imprese modenesi

“Sono centinaia i lavoratori delle imprese modenesi del commercio, della ristorazione, del turismo in attesa di notizie da parte dell’Ausl dopo aver fatto un tampone o essere risultate positive: una situazione inaccettabile, che ha messo le nostre aziende in una condizione di sempre maggiore sofferenza per carenza di personale, proprio nel momento in cui i nostri imprenditori hanno maggiore necessità di lavorare per recuperare le perdite accumulate dall’inizio della pandemia”.

Così Tommaso Leone, presidente provinciale di Confcommercio Modena a commento del caos organizzativo venutosi a creare nella gestione dei tamponi.

“I nostri uffici – precise Leone – ricevono quotidianamente decine di richieste di intervento da parte di nostri Associati, che spesso si trovano nella impossibilità di poter fornire alla propria clientela un adeguato servizio o addirittura di dover rinunciare a prenotazioni di pranzi e cene: è inconcepibile che dopo mesi di rodagio, la macchina organizzativa dell’Ausl sia andata in tilt ed è indispensabile che l’Ausl stessa corra al più presto ai ripari”.

“Se la situazione non dovesse migliorare e l’Ausl non dovesse riuscire a smaltire gli arretrati entro pochissimi giorni, come ha promesso – conclude Leone – il rischio vero è di mettere in ginocchio centinaia di imprese del terziario, le più colpite dal Covid: oltre al danno dalla pandemia, ci sarebbe la beffa generata da intollerabili ritardi organizzativi che non avrebbero dovuto verificarsi”.

















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