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Eccidio Fonderie riunite di Modena, il sindaco alla commemorazione

Alla cerimonia che commemora il 72° anniversario dell’eccidio delle Fonderie riunite di Modena, in programma domenica 9 gennaio, alle 9.30, nell’area dell’ex stabilimento in zona Crocetta, partecipa anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli che deporrà una corona di alloro, ornata con il nastro gialloblu, al cippo che ricorda la strage. Sarà presente anche il gonfalone della città.

L’iniziativa è organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil per ricordare i sei operai che persero la vita sotto il fuoco della polizia durante lo sciopero generale proclamato dalla Camera confederale del lavoro il 9 gennaio 1950 contro i licenziamenti decisi dalla direzione aziendale.

I sei operai erano Angelo Appiani, Renzo Bersani, Arturo Chiappelli, Ennio Garagnani, Arturo Malagoli e Roberto Rovatti, mentre altre 200 persone rimasero ferite.

“Le loro vite spezzate mentre manifestavano per lavoro e diritti – sottolinea Muzzarelli – devono continuare a generare memoria attiva, all’insegna dei valori di democrazia e libertà alla base della nostra Costituzione. Una memoria che continuiamo e continueremo a onorare con le commemorazioni e con le azioni, anche attraverso il recupero di quest’area e dell’intero quadrante in cui troveranno sintesi il valore della memoria attraverso la presenza della nuova sede dell’Istituto storico di Modena, il valore del lavoro e il valore della progettazione del futuro grazie a interventi di rigenerazione dell’area e innovazione tecnologica per la mobilità che costituiscono opportunità di sviluppo della città in campo economico e occupazionale, oltre che culturale”.

A lato del cippo ai caduti delle ex Fonderie (cavalca ferrovia via Ciro Menotti/via Santa Caterina) sarà esposto il manifesto “9 gennaio oggi”, opera d’arte pubblica realizzata da Simone Ferrarini, del collettivo Fx, con il supporto dell’artista Carlo Cremaschi.

L’iniziativa rientra nell’ambito del programma sviluppato dal Comitato per la storia e la memoria del Novecento del Comune di Modena, in collaborazione con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil che, insieme all’Istituto storico di Modena, promuovono un momento di riflessione martedì 18 gennaio, intitolato “Dal 9 gennaio a oggi. Eredità e trasformazioni del lavoro tra il Novecento e gli anni Duemila”. Tra gli altri appuntamenti in programma il 9 gennaio il trekking storico nei luoghi della memoria e la rappresentazione teatrale “Memorie resistenti”, oltre al progetto “9 gennaio oggi” che porterà alla realizzazione di un murale. Le iniziative sono realizzate in collaborazione con Arci Modena, Modena Sobborghi, Modena futura, Circolo culturale Left Vibra, Lo Spazio nuovo.

 

TREKKING STORICO E APPROFONDIMENTI

Un trekking storico nei luoghi della memoria, una rappresentazione teatrale al circolo Sirenella, il progetto “9 gennaio oggi” che culminerà nella realizzazione di un murale e un convegno dedicato alle trasformazioni del lavoro dalla metà del Novecento a oggi sono le iniziative con le quali Modena ricorda il 72° anniversario dell’eccidio delle Fonderie riunite insieme alla tradizionale commemorazione al cippo dedicato ai morti del 9 gennaio 1950 promossa dai sindacati Cgil, Cisl e Uil e alla quale partecipa il sindaco Gian Carlo Muzzarelli.

Il calendario delle iniziative, promosso dal Comune di Modena e dal Comitato per la storia e la memoria del Novecento, si apre proprio domenica 9 gennaio, al termine della cerimonia di commemorazione, con la partenza, alle 10.30 da strada Albareto, del trekking storico nei luoghi della memoria. La camminata durerà circa due ore, il ritrovo è fissato presso i pilastri di accesso dell’ex podere agricolo Transilvania; la partecipazione è gratuita ma è necessario prenotarsi inviando una mail (all’indirizzo 9gennaio.oggi@gmail.com) o telefonando al numero 328 6768025. L’iniziativa è organizzata da Arci Modena con Modena Sobborghi, Modena futura, Circolo culturale Left Vibra, Lo Spazio nuovo, in collaborazione con Istituto storico di Modena.

Sempre domenica 9 gennaio, alle 19, al Circolo Sirenella (in via Montegrappa 47) va in scena la rappresentazione teatrale “Memorie resistenti”, a cura di Teatro per amore, in collaborazione con Spi Cgil, che rievoca la tragica mattina di 72 anni fa quando, all’alba, proprio al Circolo Sirenella, Eliseo Ferrari presiedette l’assemblea degli operai delle Fonderie Orsi prima dell’inizio della manifestazione.

Il progetto “9gennaio oggi”, che approfondisce la memoria, l’identità e le radici storiche che caratterizzano il contesto territoriali modenese e il discorso pubblico, è nato nel 2019 da un’idea del Collettivo Fx ed è realizzato da Arci Modena in collaborazione con Cgil Modena e Fondazione di Modena. Come ultima fase, il progetto prevede un percorso di approfondimento sulla storia e la memoria del 9 gennaio 1950 che si concluderà con la realizzazione di un murale: il percorso prevede un seminario venerdì 21 gennaio, alle 11, al dipartimento di Studi linguistici e culturali di UniMoRe, in via Sant’Eufemia (per prenotarsi 9gennaio.oggi@gmail.com; 328 6768025); un incontro, mercoledì 16 febbraio, alle 18, presso lo Spazio nuovo (viale IV Novembre 40/b), per l’ideazione artistica del murale e la realizzazione, a fine marzo, del murale stesso, sui pilastri che sostengono il cavalcavia di fronte alle ex Fonderie riunite.

Il calendario si completa, martedì 18 gennaio, con il convegno “Eredità e trasformazioni del lavoro tra Novecento e anni Duemila”, in programma alle 17.30 nella sala conferenze Giacomo Ulivi di viale Ciro Menotti 137, a cura di Cgil, Cisl, Uil e di Istituto storico di Modena. Al convegno partecipano Claudio Silingardi, vicepresidente dell’Istituto storico di Modena, che tratterà delle nuove prospettive per la storia del lavoro a Modena; Lorenzo Bertuccelli, direttore del dipartimento di Studi linguistici e culturali di UniMoRe, con una relazione intitolata “Fare storia del lavoro oggi. Esperienze e orientamenti di ricerca in Italia”; Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura del Comune di Modena, con l’intervento “Rimettere al centro la periferia. Le politiche culturali della città e la storia del lavoro”. Le conclusioni, a nome delle organizzazioni sindacali, sono affidate a Rosamaria Papaleo, segretaria generale Cisl Emilia Centrale; coordina Metella Montanari, direttrice dell’Istituto storico di Modena.

















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