Certe accuse devono essere supportate da verità dei fatti.
Alcuni comuni hanno deciso di firmare ordinanze specifiche per vietare i botti di capodanno sul proprio territorio comunale benché, va specificato per dovere di cronaca, in realtà questi provvedimenti vengano di fatto considerati “illegittimi” soprattutto se fatti in zone circoscritte o spazi privati, e assumono più il carattere di raccomandazione e deterrente piuttosto che di una vera e propria imposizione.
Al di là dell’oggettiva impossibilità di controllare il rispetto del divieto, il Sindaco Menani ha fatto bene a non emettere l’ordinanza dei fuochi pirotecnici, non perché lo dice Francesco Macchioni, ma i prefetti di tutte le province.
Il tema si ripresenta ogni anno: in merito si sono già espresse anche sentenze di tribunali amministrativi.
Già nel 2016 con circolari, Prefetture e Ministero degli Interni, hanno ribadito che gli organi deputati al controllo del rispetto dell’ordinanza, non possono intervenire salvo nei casi di pericolo oggettivo.
Uno dei motivi per cui è possibile vietare i “botti” è l’assenza del marchio CE: nel caso non fosse presente sugli articoli, questi prodotti sono giustamente da considerare non conformi alle normative, quindi illegali e vanno vietati, per garantire la sicurezza personale e pubblica.
Contro eventuali sanzioni comminate dalla polizia locale per la violazione di ordinanze comunali sull’accensione dei fuochi pirotecnici, è possibile fare ricorso al prefetto, mediante raccomandata A/R, facendo valere l’illegittimità dell’atto amministrativo locale.
L’invito rimane sempre e comunque quello di acquistare i prodotti pirotecnici legali presso le rivendite autorizzate, e di usare il buon senso per evitare pericoli a se stessi e agli altri. Da condannare inoltre sono anche gli atti di vandalismo ed inciviltà verso il bene comune, che esula completamente da quello che deve essere lo spirito di festeggiamento per un nuovo anno.
Allo scrivente simpatizzante del PD di Sassuolo, lo esorto, prima di inoltrarsi in supposizioni ed aspetti legali montati ad arte puramente per apparire, di entrare a conoscenza delle normative in materia di fuochi pirotecnici che regolano la loro vendita ed uso.
Più in generale, al netto delle provocazioni da parte dei suoi discepoli, è doveroso fare un appello anche al resto del PD di casa nostra, il quale da tempo sembra molto più attento ad alimentare l’ingiuria dei cittadini verso questa amministrazione, piuttosto che dimostrare di avere argomenti validi da mettere sul tavolo delle discussioni.
Per le prossime amministrative, se gli argomenti e le proposte del partito democratico sono di questo spessore, come lista Macchioni, siamo felici di attenderli nuovamente al varco.