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Parte oggi lo sciopero regionale dello straordinario in Poste Italiane contro il peggioramento delle condizioni di lavoro e il servizio carente

Parte oggi 7 febbraio lo sciopero regionale dello straordinario per il personale di Poste Italiane, previsto sino al 1° marzo 2022 e anche oltre. Nessuna delle dichiarazioni aziendali in risposta alle tematiche esposte è stata infatti ritenuta soddisfacente e pertanto i sindacati Slc-Cgil e Uil-Poste hanno deciso di proclamare lo sciopero di ogni prestazione straordinaria e aggiuntiva del personale addetto al recapito e del personale addetto alla sportelleria.

La carenza di personale nei diversi ambiti aziendali, l’emergenza sanitaria ancora in atto, l’aumento dei contagi, hanno avuto ripercussioni sulle condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste nonché sulla complessiva organizzazione del lavoro, “mostrando di fatto l’inefficienza aziendale nella risoluzione delle problematiche che più volte abbiamo denunciato” afferma Domenica Marotta della Slc Cgil di Modena.

“Basta recarsi davanti a un qualunque ufficio postale – continua la sindacalista della Slc Cgil – per verificare le code alle quali sono sottoposti i cittadini, con il conseguente peggioramento delle condizioni di lavoro per le decine di operatori in servizio, condizioni tali da incrinare pericolosamente i rapporti con la cittadinanza, facendo venir meno la corretta erogazione del servizio pubblico”.

Ormai gli operatori di sportelleria vengono spostati da un giorno all’altro per coprire le decine di postazioni vacanti, il ricorso al cosiddetto “distacco” non è più una pratica straordinaria ma quotidiana.

Accanto a questo disagio c’è quello delle vendite presso gli sportelli di ogni genere di prodotto commerciale con vere e proprie pressioni da parte della dirigenza che vanno ad aumentare lo stress già alquanto alto.

“Nonostante la nostra richiesta di aumentare la vigilanza – continua Marotta – in alcuni uffici postali continuiamo ad assistere ad episodi di violenza verbale da parte dei cittadini nei confronti degli operatori postali”.

La Slc Cgil denuncia anche come al servizio recapito, il ricorso massiccio al lavoro precario, ha forti ripercussioni sulla qualità del servizio, la flotta aziendale è priva di manutenzione da mesi, così come gli strumenti in dotazione (palmari) e la mancanza di portalettere sta generando una pericolosissima richiesta continua di flessibilità della prestazione tra i portalettere precari, spesso costretti a lavorare molte più ore del dovuto – anche fino a 10 ore quotidiane aggiuntive – per ottenere un ulteriore rinnovo contrattuale.

In questo settore gli accordi spesso non sono rispettati e si continua ad erogare straordinario per far fronte alla corrispondenza da consegnare.

“Riteniamo necessario, accanto alle lavoratrici e ai lavoratori di Poste Italiane Spa, promuovere lo stato di agitazione mettendo in campo tutte le iniziative necessarie – conclude Marotta – per far emergere la situazione in maniera chiara e per denunciare la carenza ormai strutturale di personale rimanendo comunque disponibili al dialogo con chi in questo momento non ha ritenuto di percorrere il cammino insieme”.

 

 

















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