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Tecnopolo di Bologna: la Regione pubblica la procedura per gli ultimi tre lotti, da ulteriori sedi internazionali di ricerca alla centrale termica fino alla ristorazione, che completeranno la struttura

Una collaborazione tra pubblico e privato, attraverso la finanza di progetto, per completare il recupero definitivo del complesso immobiliare di proprietà della Regione che ospita il Tecnopolo di Bologna.

La Giunta Regionale ha approvato lo studio di fattibilità per la valorizzazione dell’area, destinata a diventare la Data Valley italiana ed europea.

Dopo i quattro i cantieri già aggiudicati o già in corso al Tecnopolo di Bologna – tra i quali la nuova sede del Data Centre Ecmwf e la prossima sede del supercomputer Leonardo, oltre alla nuova sede per attività di ricerca – sono ora stati individuati tre lotti.

Il primo per la costruzione e la gestione della centrale termica (edificio denominato CT) al servizio dell’area immobiliare del Tecnopolo, a esclusione degli edifici autonomi.

Il secondo per la riqualificazione e la gestione del complesso denominato “Ballette” e del complesso denominato “Ex Magazzino del Sale”.

Il terzo lotto per la riqualificazione e la gestione del complesso da adibirsi a ristorazione e servizi commerciali.

Per completare questi interventi la Regione Emilia-Romagna ha scelto di utilizzare modalità alternative di valorizzazione, attraverso una collaborazione tra pubblico e privato per la realizzazione delle opere e la gestione degli immobili ancora da recuperare, inserendo nel percorso di valorizzazione anche la realizzazione della centrale tecnologica di riscaldamento e raffreddamento a servizio del Tecnopolo.

“È il più grande project financing internazionale promosso da una struttura pubblica che si sia mai fatto in Emilia-Romagna. In questo modo si chiude il cerchio degli investimenti sugli immobili nell’area del Tecnopolo di Bologna- affermano gli assessori regionali allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla e al Bilancio, Paolo Calvano-. Stiamo cercando proposte che dovranno inserirsi nell’ambito delle finalità del progetto di sviluppo del Tecnopolo e favorire la contaminazione tra le varie attività che si svolgono all’interno del comparto, tra cui anche i servizi– spiegano i due assessori-. Il Tecnopolo si configura come una vera e propria città della scienza, un hub di valenza internazionale su nuove tecnologie, Big data, Intelligenza Artificiale, climatologia al servizio del conseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”.
“Ora- aggiungono Colla e Calvano- ci candidiamo a portare negli spazi dell’ex manifattura tabacchi ulteriori sedi di ricerca innovativa di livello internazionale, coerenti allo sviluppo tecnologico del Tecnopolo: attività all’avanguardia nel campo della ricerca e sviluppo, incubatori di impresa, istituti scientifici e centri di ricerca italiani ed internazionali”.

 

La procedura

La società regionale Art-ER ha ora il mandato di procedere alla verifica degli operatori economici interessati a presentare proposte di finanza di progetto a iniziativa privata.  In questa prima fase, non vincolante per la Regione, gli operatori privati da tutto il mondo saranno quindi chiamati a presentare proposte progettuali. Il miglior progetto selezionato, se dichiarato di interesse pubblico, sarà poi utilizzato quale base di una gara di rilevanza comunitaria con diritto di prelazione.

Gli interessati possono presentare una proposta di finanza di progetto per uno dei lotti entro le ore 12 del 31 maggio 2022 all’indirizzo PEC: art-er.procedure@pec.it

Per ciascun lotto il vincitore sarà chiamato a realizzare le opere e a gestire i servizi connessi (per es. conduzione della centrale di raffrescamento/riscaldamento, ristorazione, centro congressi, spazi in affitto per attività di ricerca) attraverso una concessione di durata trentennale.

L’avviso integrale per la manifestazione di interesse, con tutte le caratteristiche richieste dalla Regione per i progetti, è consultabile da oggi sia sul sito di Art-ER sia sulla Gazzetta Ufficiale (V Serie Speciale – Contratti Pubblici – avvisi e bandi di gara) a questo link, ed è pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e su alcune delle principali testate nazionali ed estere.

















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