mercoledì, 5 Febbraio 2025
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeAttualita''Romilia', il vice presidente Venturi risponde alle critiche





‘Romilia’, il vice presidente Venturi risponde alle critiche

In riferimento alle polemiche seguite al pronunciamento negativo della Provincia di Bologna sulla proposta “Romilia”, trasmettiamo il seguente intervento del vice presidente con delega alla Pianificazione territoriale, Giacomo Venturi.


“Era abbastanza prevedibile che con qualunque decisione la Provincia avesse assunto si sarebbero creati i partiti degli entusiasti e dei delusi; ma mi
chiedo se è proprio questa la logica con cui bisogna guardare ai progetti di sviluppo. Chi dice che abbiamo rinunciato a 2.500 posti di lavoro e ad
investimenti per decine di milioni, dimentica di dire che abbiamo anche rinunciato all’obbligo delle istituzioni pubbliche di investirne
altrettanti – se non di più – per adeguare infrastrutture e servizi ad una domanda che non trovava soddisfazione nel quadro attuale. E a chi dice che così abbiamo evitato una grande speculazione dico di andarci piano, perché
di nuovi posti di lavoro, di motivi di attrazione, di nuove collocazioni per poli funzionali importanti (lo stadio prima di tutto) abbiamo comunque bisogno.
La Provincia si è assunta una grande responsabilità, ma lo ha fatto esercitando un suo dovere valutando compatibilità e sostenibilità del
progetto, ovvero valutando i benefici che l’iniziativa poteva apportare, la crescita che poteva garantire; valutando con la stessa attenzione i costi
economici, sociali, ambientali che poneva in carico al sistema bolognese.
Oggi è corretto affermare che “non ogni progetto di sviluppo è possibile”.
Suscita perplessità notare che nel terzo millennio fatichi ancora ad affermarsi una logica qualitativa nell’esame delle ipotesi di sviluppo. Io dico che il problema non è pregiudizialmente quanti metri quadrati si costruiscono o quanti soldi guadagnerebbe un privato da quell’operazione,
come spesso motiva superficialmente chi si oppone; così come il problema non è – sempre pregiudizialmente – il numero di posti di lavoro o le decine di milioni di investimento che quel progetto muove per chi, altrettanto superficialmente, lo sostiene. Ed è triste constatare che ancora una volta la sola lettura data dai critici è la vecchia disputa tra destra
sviluppista e sinistra luddista.
Io non sono un ambientalista radicale, ma nemmeno uno cementificatore ad oltranza. Quando abbiamo approvato il progetto per il Passante Nord ci hanno detto “amici degli speculatori”; se bocciamo “Romilia” siamo “schiavi
della sinistra radicale”.
Non è forse che, invece, stiamo esercitando con grande determinazione ed equilibrio il nostro compito di dare a Bologna uno sviluppo equilibrato e sostenibile secondo linee che abbiamo definito prima e che nei progetti devono trovare una coerente applicazione? Ogni progetto ed ogni ipotesi deve essere valutata e la valutazione deve essere complessiva e saper calcolare costi e benefici nel breve, nel medio e nel lungo periodo.
Questo abbiamo fatto e questo ci ha fatto dire che non c’erano elementi per ritenere la proposta sopportabile in quell’area, con le necessità che
comportava.
Oggi registriamo un alto grado di coerenza tra il Ptcp ed i Psc che stanno nascendo. Non potrà essere solo perché la Provincia protervamente impone la propria volontà. Avviene perché abbiamo saputo costruire un sistema di
decisioni dialogante. Questi sono i fatti, il resto solo chiacchiere. A chi sostiene, come fa l’architetto Pierluigi Cervellati, che stiamo lavorando ad altre “Romilie”, dico che i progetti di sviluppo a Bologna vengono elaborati ed esaminati alla luce del sole e che forse un atteggiamento meno allusivo e più diretto ci aiuterebbe anche a fare meglio il nostro lavoro.
Con questa decisione non abbiamo in questa fase certamente risolto il problema dello spostamento dello Stadio che resta una
necessità. Lo so e ricordo che nel Ptcp sono previste ipotesi di aree che possono ospitarlo. Valuteremo – come abbiamo fatto in questo caso – se ci sono le condizioni per realizzarlo. Se dovrà nascere da solo o se potrà e dovrà essere affiancato da altre strutture. “Romilia” non risolveva immediatamente il problema, continuiamo ad averlo presente e a lavorare per
risolverlo”.

















Ultime notizie